Sarà Agostino Cavallo, quindicenne atleta di Melfi, il più giovane della delegazione azzurra che dall’8 marzo al 15 marzo parteciperà ai Giochi Mondiali Invernali Special Olympics in programma in Piemonte, tra Torino, Sestriere, Pragelato e Bardonecchia.
Un grande momento di sport e inclusione, sostenuto con forza dal Ministro per le Disabilità, dal Ministro per lo Sport e i Giovani e dal Ministero del Turismo.
E saranno 88 gli Atleti con e senza disabilità intellettive coinvolti a Torino 2025, perché una grande scommessa di Special Olympics a livello globale è lo sport unificato, dove la differenza è vissuta come una risorsa e nell’incontro si verificano sempre le condizioni per una crescita di tutti.
Tra gli 88 azzurri, spicca la storia dello studente dell’Istituto Superiore Righetti, protagonista a Torino 2025 nella disciplina del Floorball, una sorta di hockey giocato con una palla al posto del disco.
Agostino sarà protagonista di un imperdibile avvenimento sportivo che metterà la nostra Nazione sotto i riflettori del mondo intero, considerando la caratura internazionale della manifestazione, alla quale prenderanno parte 1500 atleti provenienti da 102 delegazioni, 621 Coach, 3.000 volontari, migliaia di persone tra staff, personale medico, familiari, media, ospiti, delegati, e attirerà oltre 300.000 spettatori.
Una settimana di emozioni all’insegna dello sport, della competizione, del divertimento e dell’inclusione, che sarà pure una vetrina dal respiro globale, tanto per Torino e il Piemonte quanto per l’Italia intera.
E, prima ancora, il simbolo di un’Italia che sa andare oltre qualsiasi barriera, capace di superare qualsiasi limite e confine, donandoci l’ispirazione che emerge dalla determinazione degli atleti coinvolti: un’ispirazione che lascerà una traccia nel Paese e contagerà il mondo intero.
Ogni atleta sarà un supereroe che supera le sue sfide, lotta per i propri sogni, ispira gli altri con la sua forza e la sua determinazione.
Agostino Cavallo è uno studente e atleta del Club Athena Melfi.
È sicuro di sé e pieno di entusiasmo: un testimone eccellente del grande valore dello sport unificato che trova il suo terreno più fertile nella scuola.
Ed è proprio là, che l’incontro con Special Olympics è avvenuto.
L’atleta lucano spiega:
“Frequento il secondo anno all’Istituto superiore Righetti di Melfi nell’indirizzo Meccatronica grazie al mio professore Vincenzo Sonnessa ho avuto la possibilità di praticare tanto sport e in particolare il floorball, una disciplina molto divertente che somiglia all’hockey.
Non avevo mai praticato una disciplina a livello agonistico e per me le gare di Torino saranno sicuramente piene di sensazioni nuove.
Mi sento eccitato e non vedo l’ora di vivere questa esperienza davanti al pubblico e a tanti altri atleti che verranno da tutto il mondo.
Se potessi scegliere, vorrei indossare la maglia numero tre, perché dicono che sia il numero perfetto e magari mi porterà bene.
Mi piace la mia scuola perché mi sento sempre accolto e valorizzato.
Cerco di impegnarmi al massimo e di collaborare con i miei compagni.
Facciamo anche tanto sport e la mia insegnante di sostegno è davvero brava.
Alla primaria e alle medie purtroppo ho subito alcuni atti di bullismo, mi prendevano in giro anche per il mio cognome.
Come ho reagito? Credo che il silenzio sia la risposta migliore.
Alla fine chi mi trattava male ha smesso, vedendo che non gli davo retta.
E già dalla terza media questi atteggiamenti erano finiti.
Oggi le stesse persone mi salutano e mi sorridono.
Le cose, per fortuna cambiano”.
Mamma Monica e papà Michele raccontano:
“Nostro figlio è pieno di interessi da quando aveva sei anni voleva provare a fare la spesa e ad aiutare in casa nelle faccende domestiche.
Ha una buona capacità di adattarsi alle situazioni e cerca sempre di instaurare buoni rapporti con tutti.
Gli piace molto stare ai fornelli e cucinare sughi, primi e secondi piatti.
Ama lo sport e ora che sa di far parte del team di Special Olympics si sta impegnando ancor di più nei suoi allenamenti.
Tutti noi siamo molto fieri per questo traguardo che si è guadagnato.
Quando ha saputo della convocazione era davvero emozionato.
Ci siamo commossi insieme.
A Torino sicuramente ce la metterà tutta e tornerà ancor più maturo e consapevole delle sue doti“.
Agostino continua:
“Sarebbe fantastico tornare dai Mondiali con una bella medaglia al collo perché non capita tutti i giorni vivere un evento come questo.
Io me la cavo sia in difesa, sia in attacco.
La sensazione di quando segni un goal è bellissima e spero di farne uno anche a Torino.
La medaglia, poi, la dedicherei a mia madre, la persona che mi incoraggia e mi trasmette più grinta, insieme a mia sorella Stefania e mio fratello Emanuele.
Anche se ogni tanto ci scappa un litigio, poi torniamo subito in armonia.
Mi trovo molto bene all’interno del movimento e insieme al Floorball mi piacerebbe provare altre discipline come ad esempio lo sci.
Oltre all’ora di educazione fisica a scuola, infatti, non ho mai avuto tante altre possibilità di fare sport.
Negli ultimi anni mi sono sempre divertito andando a correre o facendo esercizi a corpo libero seguendo lezioni su YouTube.
Lo sport mi scarica ogni tensione e mi diverte, ma farlo insieme ad altri amici è ancor più stimolante.
Voglio completare i miei studi e poi mi piacerebbe lavorare in un laboratorio di falegnameria come quello di mio zio Rocco.
Ma forse è presto per pensarci.
Ho solo quindici anni.
Ora mi voglio godere i Mondiali Special Olympics di Torino e provare a vincerli“.
Ecco la locandina dei giochi.