“Ci voleva l’emergenza coronavirus per dimostrare l’approssimazione che pervade l’esecutivo Bardi e la maggioranza consiliare a suo sostegno”.
Lo sostengono i consiglieri regionali del M5s, Gianni Leggieri, Gianni Perrino e Carmela Carlucci che aggiungono:
“La voglia di like sui social e le pressioni propagandistiche del fu capitan mojito hanno fatto sì che in Basilicata si producesse un pericoloso cortocircuito comunicativo che ha creato non pochi problemi ai cittadini lucani.
In quarantott’ore abbiamo visto di tutto: consiglieri che si avventuravano a verificare la veridicità di fake news e che gridavano al complotto internazionale.
In questo clima di delirio totale il presidente Bardi, coadiuvato dal suo staff megagalattico, ha partorito la prima fake news istituzionale della storia, perché di questo si tratta.
Ed è inutile cancellare il comunicato stampa delle 23.57 del 23 febbraio scorso che annunciava la famosa ordinanza di quarantena per i cittadini provenienti dalle regioni da tutto il nord Italia.
L’ordinanza vera e propria, diversa da quella comunicata inizialmente, è arrivata solo nel tardo pomeriggio del 24 e riguardava esclusivamente gli studenti provenienti da quelle aree.
Per tastare lo stato confusionale di Bardi e Leone, basta guardarsi le dichiarazioni a margine della riunione con il Prefetto.
Ci aspettavamo delle scuse da parte di Bardi e del suo entourage, ma è arrivata solo l’eliminazione di quel comunicato dal sito ufficiale della Regione Basilicata.
Bardi non si è degnato nemmeno di presenziare al Consiglio regionale previsto per oggi e le pappardelle di Cicala, Leone e Merra non sono affatto sufficienti per riparare ai danni provocati nelle ultime quarantott’ore.
Troppo facile fare appelli al senso di responsabilità dopo che qualche irresponsabile ha generato così tanta confusione”.