I volontari di U-Mani per l’Hospice, in occasione del Carnevale, hanno nuovamente incontrato pazienti e familiari del CROB di Rionero.
Per l’occasione, maschere, canti e balli hanno invaso le corsie della struttura, come ricorda Donato Di Pierro (vice-presidente dell’associazione):
“All’improvviso, la musica dell’organetto di Gerardo ha riempito il corridoio dell’Hospice, e subito dopo le maschere hanno affollato il reparto.
La meraviglia negli occhi, i parenti dei degenti si sono affacciati dalle stanze, e quando il corteo mascherato è entrato a fare visita alle persone allettate sono risuonati applausi e cori.
Ragazze e ragazzi di Lavello e Rapolla hanno indossato vestiti e parrucche eccentrici e colorati ed hanno dato vita a canti e balli che hanno sorpreso e divertito gli ospiti del CROB di Rionero, passando per ogni piano, accompagnati dalla presenza di medici ed infermieri attenti e commossi”.
Maria, una delle maschere, racconta la sua esperienza:
“Questo è il secondo anno che i volontari di U-Mani per l’Hospice mi coinvolgono in questa iniziativa.
Certo, non è facile cantare e ballare davanti a persone che stanno attraversando un periodo di difficoltà.
Ma mi basta un loro sorriso per ricaricarmi e regalargli un pomeriggio di normale quotidianità.
Sono felice di aver fatto un piccolo gesto e di aver fatto dimenticare, per un attimo, la sofferenza ai malati e ai familiari.
La musica, i canti e le danze hanno continuato a risuonare per più di un’ora in tutto l’Ospedale.
E quando il corteo è andato via, è stato salutato dagli applausi riconoscenti di tutti.
E tutti noi, volontari, maschere e musicanti, siamo stati felici ed emozionati.
Perché ancora una volta siamo riusciti a concretizzare il nostro obiettivo: non riusciremo mai ad aggiungere tempo alla vita delle persone, ma sicuramente abbiamo contribuito per un po’ ad aggiungere qualità al tempo della loro vita”.