L’emergenza Coronavirus si è fatta sentire anche per Fca, tanto da rischiare il blocco della produzione.
Ad oggi, però, la situazione per il colosso automobilistico sembra cambiata.
Secondo, infatti, quanto si legge su “Il Sole 24 ore”:
“Fca è riuscita a ottenere il permesso di entrare con un camion nella zona rossa di Codogno per recuperare componenti essenziali alla produzione, inaccessibili a causa della chiusura imposta per l’emergenza Coranvirus.
La notizia è stata data dal sito Automotive News Europe.
Fca è dunque riuscita a recuperare componenti elettronici prodotti dalla Mta Advanced Automotive Solutions che ha sede proprio a Codogno.
Il permesso evita a Fca il rischio di dover fermare la produzione in vari stabilimenti, compreso quello in joint venture Sevel con il gruppo Psa che produce furgoni.
In particolare, Mta fornisce componenti per le linee Cassino, Mirafiori e Melfi e la sua joint venture Sevel.
Le scorte si stavano esaurendo e Fca – si legge sul sito Automotive News – ha inviato un camion da un appaltatore esterno per raccogliere le parti dopo che il rappresentante locale del governo italiano ha firmato un lascia passare.
Mta, tra l’altro è fornitore anche di Renault, Bmw, Psa e Jaguar Land Rover e anche queste case potrebbero avere problemi di approvvigionamento potrebbero essere colpiti, ha affermato il fornitore.
Fca, sempre secondo Automotive News, ha confermato di aver ottenuto in deroga la possibilità di accedere all’impianto Mta.
Attualmente il gruppo italo americano non prevede alcuna chiusura di impianti in Italia a causa dell’epidemia”.