La Guardia di Finanza di Milano (nello specifico il Nucleo di Polizia economico-finanziari) ha acquisito la documentazione e i relativi dati nelle sedi di Amazon e eBay riguardo l’inchiesta sulle «manovre speculative» nelle vendite a prezzi folli di mascherine, gel disinfettanti e altri prodotti sanitari in questi giorni di emergenza Coronavirus.
Si ipotizzano speculazioni sui prezzi di articoli etichettati come “generi di prima necessità”.
Il fascicolo, a carico di ignoti, era stato aperto d’iniziativa dalla Procura basandosi su articoli di giornali che denunciavano i prezzi esageratamente alti (fino a 100€) per prodotti come «Amuchina» e simili e per mascherine «ad alto potere filtrante per il rischio biologico», indicate per situazioni di rischio, per l’appunto come in questi giorni.
Si dovrà verificare come e quanto traggano come profitto questi colossi siti e-commerce; dato che ci sono venditori terzi che piazzano i loro beni sulle piattaforme e che decidono il prezzo.
Il quale prezzo adesso è esorbitante poichè questi beni sono diventati «di prima necessità» nei giorni dell’emergenza e sono diventati introvabili nei negozi fisici; su di essi ci sarà un’attività di indagine ulteriore, di cui la procura ha incaricato l’Annonaria della Polizia locale.
Scrive così il Codacons in una nota, a proposito delle perquisizioni della Guardia di finanza nelle sedi dei due colossi di internet:
“Pieno successo dell’esposto del Codacons che ha portato la Procura di Milano a disporre ispezioni presso le sedi Amazon ed Ebay”.
E il Presidente del Codacons Carlo Rienzi precisa:
“La nostra denuncia va a segno e registra una prima vittoria dei consumatori contro gli speculatori.
Chiediamo alle autorità di disporre l’oscuramento immediato di quelle pagine che sul web proseguono nel lucrare sulle paure dei cittadini”.
Invece Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, afferma:
“Bene, ottima notizia! E’ una vergogna nazionale speculare sulla pelle degli italiani.
Una situazione inaccettabile che deve cessare indipendentemente.
Peraltro il problema non è solo il prezzo stellare dei prodotti, ma anche la vendita di mascherine “farlocche” che non hanno alcuna efficacia nemmeno se indossate da persone contagiate, visto che non sono mascherine Ffp3″.