In campo diverse soluzioni per assicurare l’erogazione dell’acqua agli agricoltori e fronteggiare il lungo periodo di siccità.
È quanto è emerso in un incontro tecnico operativo tra l’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli, l’amministratore unico del Consorzio di bonifica della Basilicata, Giuseppe Musacchio, i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole (Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri insieme).
Grande assente al tavolo di monitoraggio permanente sulla crisi idrica, istituito presso il Dipartimento, l’Eipli.
Il livello di attenzione è alto e come concordato unitariamente gli aggiornamenti tecnici saranno costanti, mentre il tavolo sarà riconvocato a metà Marzo per aver un quadro maggiormente dettagliato della situazione in base all’evolversi delle condizioni climatiche.
Obiettivo del tavolo, trovare soluzioni non solo nell’immediato, ma anche programmare nel medio e lungo termine.
L’assessore Fanelli ha affermato:
“Ci vuole un grande senso di responsabilità da parte di tutti.
La questione è e sarà monitorata costantemente e stiamo mettendo in essere azioni per un piano irriguo rispondente ai fabbisogni delle nostre imprese e per affrontare la prossima stagione in maniera rassicurante”.
Durante l’incontro, il commissario del Consorzio di bonifica ha illustrato le iniziative già attuate sul piano infrastrutturale, finalizzate al risparmio e all’ottimizzazione dell’acqua, oltre ad elencare una serie di opere già appaltate e altre in attesa di essere affidate che consentiranno di gestire meglio la risorsa.
A breve sarà attivo un sistema informatizzato per la segnalazione degli scoppi e delle perdite da parte di consorziati e privati cittadini tramite un’app in modo da intervenire prontamente riducendo i tempi per la chiusura dei tratti di rete interessati dalla rottura e conseguentemente quelli per la manutenzione.
La segnalazione agli utenti interessati scatterà tramite telegram e verrà notificato un messaggio con i tempi stimati per il ripristino.
Il sistema permetterà di ridurre le perdite stimate che si aggirano nella misura del trenta per cento.
Sono 24 mila, secondo i dati della passata stagione, gli ettari messi a coltura, di cui 15 mila quelli arborei.
Allo stato attuale qualche preoccupazione è destata dalla diga del Pertusillo e da quella di Monte Cotugno, ma sono state già attivate iniziative per limitare eventuali disagi.