A seguito dell’emergenza coronavirus e delle conseguenti criticità che si trovano ad affrontare le imprese lucane, il consigliere regionale Luca Braia (capogruppo di Italia Viva) dichiara:
“Il momento di straordinaria emergenza che stiamo attraversando deve essere vissuto dalla popolazione lucana senza condizionamenti su adempimenti burocratici di qualsiasi tipo, mantenendo intatte per tutti la possibilità di cogliere le opportunità messe in campo dalla Regione Basilicata in questi mesi e chiedendo a tutti di rispettare al massimo le regole imposte a livello nazionale e regionale, senza indurre direttamente o indirettamente a comportamenti contraddittori.
Sono infatti quanto mai oggettivi e riscontrabili i problemi di operatività per ogni tipo di attività, compreso quelle relative alla partecipazione all’avviso regionale da parte delle imprese e dei professionisti coinvolti, per il completamento dei progetti in genere e, in particolare, per la documentazione da produrre.
A cui si aggiungono gli uffici regionali quasi bloccati dal DPCM (Decreto del presidente del consiglio dei ministri) del 9 Marzo, al pari di tutti gli uffici pubblici.
Si valuti attentamente quindi, in questo delicato momento per la salute e l’economia regionale e nazionale, l’opportunità di prorogare tutte le prossime scadenze di completamento di progetti riferibili a tutti i fondi europei attivi come per la partecipazione a bandi quali ad esempio l’avviso pubblico FSC 2014-2020 ‘Efficientamento e Risparmio Energetico delle Imprese’ a scadenza imminente.
La grave emergenza straordinaria in corso a cui nessuno era preparato ma che dobbiamo affrontare anche con lungimiranza per quanto riguarda le ricadute economiche sulle imprese, sta creando situazioni di criticità particolari e a volte insormontabili rispetto alla disponibilità delle varie aziende nel fornire documentazione utile alla partecipazione al bando stesso.
Certo non possiamo costringere gli interessati, oggi, ad infrangere decreti e ordinanze per completare un progetto o partecipare a un bando, perché è noto che è proprio negli ultimi giorni dalla scadenza che si recupera la documentazione e si sistema il progetto per l’invio definitivo.
Nè possiamo ipotizzare di creare situazioni sfavorevoli per chi, alla data del 9 marzo, non era ancora pronto a partecipare.
E’ pur vero che, nel caso specifico, trattasi di avviso a sportello di cui è prevista la riapertura entro 5 giorni nel caso le domande non assorbano l’intera dotazione finanziaria, ma è ancora più tristemente vero che siamo in emergenza nazionale straordinaria, come mai vista forse negli ultimi 50 anni, pertanto tale giustificazione appare essere del tutto appropriata dal punto di vista etico, tecnico e politico.
C’è il blocco totale dei movimenti di tutte le persone su tutto il territorio nazionale, dobbiamo solo tenerne conto e agire di conseguenza.
La libera partecipazione al bando è di fatto impedita.
I decreti e le ordinanze sono stringenti e giorno dopo giorno la situazione per tutti potrebbe variare e inasprirsi ancora di più in termini di restrizioni da osservare.
Ciò, unito alle varie le doverose limitazioni di accesso agli uffici pubblici, rende la condizione ancora più complicata.
Non si può, né possiamo chiederlo, muoversi liberamente tra comuni, amministrazioni, privati, professionisti interessati a vario titolo che dovrebbero in questi ultimi giorni autorizzare, certificare e/o controfirmare la documentazione utile per il progetto da inviare per la partecipazione al bando.
Molto, ma non tutto, si può effettuare in via digitale, non si può pensare che la popolazione fosse preparata a questo.
Ritengo pertanto anche a seguito delle numerose richieste degli operatori a vario titolo coinvolti che ho ricevuto direttamente, che le motivazioni di opportunità alla proroga della scadenza ci siano tutte e che le stesse siano di tipo straordinario ed emergenziale.
Nel caso specifico, reputo che una proroga possa rivelarsi essere una soluzione fondamentale e sostenibile, senza creare particolari difformità dalla tabella di marcia del bando stesso, compresi il raggiungimento degli obiettivi di programmazione previsti.
Sono certo vista la situazione complicata che ci troviamo a vivere, che anche questi saranno oggetto di valutazione di deroghe a loro volta anche da parte del governo nazionale ma, soprattutto, europeo.
L’Italia è tra le nazioni più colpite da una emergenza sanitaria epidemiologica che ha caratteri storici per impatto e gravità delle situazioni che si stanno determinando, nostro malgrado.
Auspico pertanto che l’assessore Cupparo, valutando tutti gli elementi e gli effetti consequenziali, possa andare incontro alle richieste delle imprese e prorogare i termini di partecipazione all’avviso ‘Efficientamento e Risparmio Energetico delle Imprese’.
A tutti deve essere garantita la possibilità di partecipare alla prima finestra in condizioni identiche.
Il bando si riaprirà, allo stato attuale, solo ed esclusivamente se ci sono fondi residui e quindi, qualora le domande al 13 Marzo dreneranno il 100 per cento delle risorse disponibili, tale ipotesi non si realizzerà con la conseguenza che chi non vi ha avuto accesso per il blocco totale della nazione degli ultimi giorni, non avrà potuto concorrere ad esserne beneficiario, aprendo la strada a potenziali ricorsi che andrebbero evitati”.