I Carabinieri della Stazione di Lavello hanno arrestato in flagranza di reato tre persone, un 34enne ed un 42enne residenti a Venosa, ed una 26enne, di origini ucraine, domiciliata a Rapolla (PZ), ritenute responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità emessi in relazione alla diffusione del fenomeno epidemico “COVID – 19”.
Nel dettaglio, i militari, nel corso di mirati servizi di controllo del territorio eseguiti nell’arco serale/notturno, tra l’altro in concomitanza con la necessità di monitorare il rispetto delle prescrizioni impartite dalle Autorità in ordine al “Coronavirus”, intorno alle 22.00, hanno effettuato un controllo dell’autovettura sulla quale viaggiavano i tre soggetti, in compagnia di una quarta persona, una 21enne di Rapolla, transitando in località “Posticchia Sabelli”.
Considerata anche l’ora, i Carabinieri hanno ritenuto opportuno approfondire la verifica sul mezzo, di proprietà del 42enne, eseguendo una perquisizione nel veicolo e sugli occupanti.
Nella circostanza, indosso alla 26enne sono stati rinvenuti e sequestrati tre panetti di “hashish” del peso complessivo di 303 grammi.
Nel compiere gli accertamenti, si è anche stabilito come l’illecita detenzione fosse da attribuire a tutti e tre gli individui, ad eccezione della più giovane, sulla cui persona è stato trovato occultato 1 grammo del medesimo stupefacente, per cui quest’ultima è stata segnalata amministrativamente alla Prefettura di Potenza per l’uso personale della droga.
A seguire, i Carabinieri hanno dato corso alle perquisizioni presso i rispettivi domicili, al cui interno hanno rinvenuto e sequestrato 4 coltelli a serramanico, intrisi di “hashish”, insieme a materiale utile per il confezionamento in dosi della droga.
Nel definire il contesto operativo, i tre soggetti sono stati arrestati ed anche deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Potenza, insieme alla giovane 21enne, come sopra accennato, in ragione della mancata osservanza dei provvedimenti dell’Autorità, non essendosi ravvisate comprovate esigenze sanitarie, lavorative o situazioni di necessità che giustificassero la loro presenza su pubblica via e fuori dai comuni di residenza, in violazione degli obblighi imposti dal Presidente del Consiglio dei Ministri con i recenti provvedimenti normativi.