Di seguito una dichiarazione di Marco Lomio, Segretario Regionale UILM Basilicata:
“Si è riunito oggi in videoconference il coordinamento nazionale Uilm di FCA, a cui il Segretario Regionale UILM Basilicata Marco Lomio ha preso parte, per discutere della grave situazione di emergenza determinata dalla epidemia di Covid-19, anche in seguito alla call tenutasi ieri con i vertici aziendali, e per apprestare una linea di azione comune finalizzata a garantire la massima sicurezza possibile allorquando il Governo deciderà la ripresa della attività produttiva.
A Melfi, come già dichiarato dai vertici aziendali, la ripresa dovrebbe avvenire gradualmente solo per i modelli Compass.
Dobbiamo utilizzare questo tempo per mettere in campo tutte quelle azioni che mettano i lavoratori in sicurezza perché Sì alla ripresa in modo graduale, ma sì soprattutto al rispetto della salute dei lavoratori.
FCA in queste ore insieme al sindacato sta mettendo in campo tutte le azioni necessarie affinché la ripresa produttiva possa rispettare in toto i protocolli.
In questa fase bisogna ragionare con strumenti che aiutino il reddito dei lavoratori, perché con un grosso periodo di cassa integrazione le perdite salariali saranno importanti; per questo bisogna immaginare e lavorare affinché si vada nella direzione di un sostegno al reddito dei lavoratori.
La fase che dovremo affrontare sarà una fase molto complicata che, per forza di cose, dovrà vedere l’intervento del Governo e del Sindacato europeo affinché l’Unione europea rinvii di un anno l’entrata in vigore dei regolamenti draconiani sulle emissioni medie delle nuove auto vendute, giacché sarà di fatto impossibile in queste condizioni incrementare il parco di auto elettrico. Salvaguardare, o per lo meno non continuare a penalizzare, l’industria dell’auto significa proteggere dal rischio di disoccupazione centinaia di migliaia di lavoratori.
La Uilm di Basilicata si unisce alla Uilm Nazionale infine nell’esprimere la propria vicinanza ai colleghi e a tutti i concittadini colpiti dalla epidemia e alle loro famiglie”.