Ecco la richiesta avanzata dalla Fials di Basilicata, impegnata in questi giorni tragici nella tutela dei lavoratori della sanità, così duramente colpiti nel contrasto alla pandemia:
“La Basilicata faccia come altre regioni italiane, a partire dall’Emilia Romagna, e riconosca a tutti gli operatori impegnati nella lotta al COVID-19 un bonus straordinario di mille euro”.
Scrive in una nota la segretaria regionale della Fials, Luciana Bellitti:
“Alla luce della gravità e dei rischi connessi all’emergenza epidemiologica da COVID-19, i fondi contrattuali delle Aziende Sanitarie lucane così come storicamente determinati, non saranno sufficienti nemmeno al pagamento delle sole indennità.
Tra le più urgenti necessità per far fronte al contagio c’è infatti il potenziamento straordinario degli organici del S.S.R. e la sostituzione del personale assente per malattia o quarantena.
Occorre perciò avviare un confronto, in base all’articolo 6 del contratto nazionale di lavoro per il Comparto Sanità, per attribuire risorse aggiuntive regionali ai fondi contrattuali delle Aziende Sanitarie lucane al pari di altre regioni.
L’Emilia Romagna riconoscerà circa 1000 euro in una soluzione unica a tutti coloro che direttamente o indirettamente sono impegnati nella lotta al Coronavirus.
A tal proposito, la Fials di Basilicata chiede che venga riconosciuto l’importo di 1000 euro anche ai medici, infermieri, operatori socio-sanitari, autisti, tecnici etc in prima linea nell’emergenza coronavirus in Basilicata.
Inoltre l’indennità contrattuale prevista per gli addetti alle malattie infettive va estesa al personale del Pronto Soccorso, Repaerti Covid, 118, Distretti etc e a tutto il personale impegnato nelle unità speciali.
La Fials vuole sapere con quali modalità saranno ripartite le risorse assegnate dall’art. 1 e 2 del D.L. ‘Cura Italia e che per la Basilicata corrispondono a euro 3.287.151.
A causa del rischio da contagio CoVID-19, bisogna prevedere, anche al personale delle strutture dove ci sia un rapporto diretto con l’utenza e contatto con il pubblico (front office), per ogni giornata di effettiva presenza, l’attribuzione di un compenso straordinario per remunerare il disagio ed il rischio biologico in cui si trovano gli operatori del Servizio Sanitario Regionale”.