I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Melfi hanno arrestato in flagranza di reato un 25enne del luogo, responsabile di detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti, e segnalato quali assuntori tre giovani del vulture-melfese.
Nel dettaglio, i militari, nell’ambito di specifici servizi volti al contrasto dei reati in materia di stupefacenti, hanno effettuato un servizio di osservazione nei pressi dell’abitazione del ragazzo, avendo notato un insolito via vai di giovani.
Constatato che questi ultimi si trattenevano pochi secondi all’interno della casa per poi allontanarsi frettolosamente, hanno deciso di seguirli per procedere al loro controllo.
Una prima perquisizione personale è stata effettuata nei confronti di un 34enne di Rionero in Vulture, il quale è stato trovato in possesso di una dose di cocaina da 0,5 grammi.
Successivamente è stato fermato un 32enne di Melfi, il quale, alla vista dei Carabinieri, ha gettato in terra un involucro, anch’esso contenente 0,50 grammi di cocaina, stupefacente prontamente recuperato dagli operanti.
A questo punto, risultando evidente l’attività di spaccio in essere, i Carabinieri, approfittando dell’uscita dall’abitazione di un terzo cliente, hanno fatto irruzione in essa bloccando quest’ultimo, un 21enne di Rapolla (PZ), che aveva appena acquistato una dose di cocaina, ed il suo pusher, 25enne.
La perquisizione nel domicilio di questi ha consentito di sequestrare, insieme all’altra droga indicata, anche 5 grammi di hashish, già suddiviso in dosi, un bilancino di precisione, materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente, nonché oltre 2000 euro in contanti, provento dell’attività di spaccio.
All’esito degli accertamenti, il 25enne è stato arrestato.
I tre acquirenti, invece, sono stati segnalati quali assuntori di stupefacenti al Prefetto di Potenza ed a loro carico sono state anche elevate sanzioni amministrative per l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità emessi in relazione alla diffusione del fenomeno COVID-19, per essersi allontanati dalle rispettive abitazioni in assenza di comprovate esigenze sanitarie, lavorative o situazioni di necessità, in violazione delle prescrizioni imposte dal Decreto Legge dello scorso 25 marzo.