L’assessore regionale all’Ambiente ed Energia Gianni Rosa, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“In queste settimane il nostro sistema sanitario è stato messo alla prova ed ha fatto emergere tutte le sue carenze rendendo ancora più pressante l’esigenza di una riforma seria e mirata a soddisfare i bisogni dei cittadini.
Dalle crisi bisogna saper cogliere gli spunti affinché si migliori.
Nessuno può misconoscere la carente situazione in cui versa il sistema sanitario regionale grazie alle scellerate decisioni del passato.
Lo sforzo compiuto dai sanitari e dai medici, in tale situazione, è stato titanico.
L’azione della Giunta è stata incisiva tenuto conto della situazione di partenza e di un contesto nazionale non favorevole.
Dunque, questa è l’occasione per rimediare agli errori del passato che hanno reso la nostra sanità debole.
È giunto il momento di accelerare su una seria riforma della nostra sanità.
Di contro il fatto che da un sondaggio emerga che i lucani ritengono soddisfacente la gestione dell’emergenza non ci basta.
Noi vogliamo che i lucani possano essere orgogliosi della nostra sanità.
Ed è questa la finalità dei sondaggi commissionati ad ottobre scorso, non in piena emergenza; finalità che è chiara anche nella determina di affidamento che, evidentemente, pochi si sono presi la briga di leggere: verificare il livello della performance dell’ente Regione.
Mi rendo conto che, in questo periodo, lo sport più praticato è cercare la polemica a tutti i costi, creare uno scandalo anche quando non c’è e tentare di nascondere i risultati positivi della gestione Bardi perché si è troppo poco onesti intellettualmente per ammettere che siamo sulla strada giusta.
Vogliamo criticare la spesa per i famosi sondaggi?
Facciamolo con consapevolezza, ricordando: che si tratta di un affidamento fatto ad ottobre 2019, sei mesi orsono e nessuno ha proferito parola, e che quindi l’emergenza non c’entra nulla, che si tratta di tre sondaggi in sei mesi e non è colpa di Bardi se uno di essi è capitato in piena crisi coronavirus, che è stata fatta una comparazione dei prezzi medi per sondaggi, come emerge dalla determina, e la Regione ha speso una cifra al di sotto della cifra più bassa spesa da altri Enti centrali e regionali (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Istat, Regione Lombardia).
È ovvio che critiche sulle spese non possono provenire, però, da chi ha sperperato centinaia di migliaia di euro in comunicazione.
Ed il riferimento a Pittella e Braia non è casuale.
Ricordiamo ancora ad esempio i 207.400 euro elargiti per la gestione delle pagine social dell’ex presidente e le svariate migliaia di euro per la promozione degli eventi del PSR regionale.
Si vuol criticare lo strumento del sondaggio per misurare i risultati della gestione amministrativa, la soddisfazione dei cittadini e, nel caso sia negativa, avere uno strumento per migliorare? Va benissimo.
Ma che siano critiche concrete e non strumentali che permettano al Governo regionale di conoscere se per i lucani si sta facendo bene.
Però, quando a parlare sono i massimi promotori dei sondaggi on line, come i grillini, o quella parte di opposizione che, ancora oggi, non si fa capace di aver perso il potere e che, per ovvii motivi, non può dichiarare apprezzamento per l’azione regionale, pena un totale screditamento personale e politico, è evidente che le polemiche sono solo gesti puerili e scomposti di chi non ha argomenti.
I lucani, invece, devono sapere che la loro opinione, per la Giunta Bardi, è importante; che le loro esigenze e i loro bisogni sono quelli che muovono l’azione amministrativa; che saranno sempre ascoltati.
Del resto, siamo qui per lavorare per loro”.