Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha diffuso nel pomeriggio un messaggio.
Qui di seguito il contenuto integrale.
“Care amiche e cari amici,
sia pure con tutte le cautele del caso, e confidando ancora nel vostro senso di responsabilità, apro questo consueto appuntamento con voi con una buona notizia.
Allo stato, dati alla mano, parrebbe che la nostra regione è tra le prime a candidarsi per la cosiddetta fase due.
E cioè, tradotto in parole povere – ad oggi – il ciclone della pandemia non attecchisce più, e se lo fa, lo fa con numeri estremamente ridotti.
Questo risultato è stato possibile innanzitutto grazie al vostro incommensurabile spirito di collaborazione e al vostro senso di appartenenza, il quale ha impedito al virus di proliferare, grazie al rispetto certosino che avete avuto delle misure di sicurezza e grazie anche al lavoro di prevenzione fatto dall’intero sistema sanitario regionale.
Dire grazie a tutti coloro che operano nella sanità regionale è facile, scontato e stantio.
Credo che gli operatori della sanità abbiano bisogno di lavorare con tutti gli strumenti che gli occorrono e non solo nei periodi di emergenza.
Ed è per questo che, insieme all’assessore Leone e alla mia Giunta, ci impegneremo, nelle prossime ore, a dare all’intero sistema una riforma che valorizzi le splendide professionalità esistenti.
Ovviamente questo però non ci deve far dimenticare che il Covid19 ha lasciato dietro di sé una scia di morti alle famiglie dei quali va il mio affettuoso cordoglio.
Si tratta però ora di guardare avanti e di prepararci insieme alla ripartenza.
Innanzitutto, dal punto di vista sanitario.
L’ospedale da campo che in queste ore sta per essere montato – dono del Quatar e indirizzato nella nostra regione dal ministro Speranza – è preposto a svolgere proprio questa funzione di presidio anticovid.
Dopo una valutazione esclusivamente tecnica, è stato deciso di sdoppiarlo in due sedi.
Uno a Potenza e uno a Matera nelle immediate vicinanze dei due ospedali della nostra regione.
L’ospedale, una volta ultimato in tutti i suoi componenti, aiuterà da subito la ripresa delle normali attività i due nosocomi e sarà usato proprio in funzione di una possibile, probabile seconda ondata del virus che i medici dicono credibile nel prossimo inverno.
Per questo tutti gli altri riferimenti ospedalieri, da quello di Venosa, di Lagonegro alla Val D’agri non solo, come è ovvio, ritorneranno alle loro naturali funzioni ma saranno implementati rispetto al nuovo piano sanitario, di cui vi ho parlato e che presenteremo in consiglio regionale.
Come pure a brevissimo partirà la campionatura del Comune di Moliterno.
Per dare dati alla comunità scientifica italiana per capire come si sia potuto sviluppare il virus, e quali sistemi bisogna mettere in campo per debellarlo.
Vi dico questo perché, in queste ore, ho sentito molte polemiche sulla tenuta e sulla gestione dell’emergenza sanitaria frutto di un pregiudizio malevolo nei confronti della mia amministrazione per cui si arriva al paradosso.
Se capita una cosa buona lo si deve alla fortuna, se c’è un problema è colpa della incapacità mia e della Giunta.
Per questo io non mi attardo a rispondere più di tanto al coro dei detrattori, perché è evidente che è frutto solo di un preconcetto contro il quale nessun argomento valido è buono.
Dobbiamo invece ora, tutti quanti insieme, pensare a una possibile riapertura delle nostre attività e sia pure con una socialità ridotta – almeno nei primi tempi – dobbiamo concentrarci sul riavviare a breve termine le nostre attività economiche.
Per intanto la Giunta ha approvato alcuni provvedimenti a favore delle fasce deboli, dei professionisti e delle piccole imprese.
Provvedimenti che vi voglio illustrare brevemente:
– come sapete abbiamo varato per primi in Italia, un fondo sociale “Covid card” che ha toccato oltre novemila cento nuclei familiari e che ha coinvolto ad ora ventiduemila lucani con una disponibilità del fondo che ammonta a 3 milioni e 550 mila. Una misura accolta con grande favore anche dal governo nazionale che ne ha mutuato lo spirito, ma non ci siamo limitati solo a questo;
– abbiamo promosso il progetto Basilicata assistenza volontaria ai bisognosi, per il quale abbiamo fornito alle Caritas diocesane della nostra regione 301.000 euro per permettere acquisti di beni di prima necessità per chi non ha nessun tipo di appoggio familiare e abbiamo poi ulteriormente stanziato altri 560.000 euro per la distribuzione delle eccedenze alimentari sempre in collaborazione con le arcidiocesi diocesane e con il volontariato.
Tutte azioni volte a tutelare quell’ampia fascia di disagio sociale che questa emergenza ha particolarmente colpito.
Quando vi ho detto “insieme ce la faremo” non era solo uno slogan ma una prassi politica alla quale con la Giunta ci siamo attenuti e ci vogliamo mantenere.
Un’alta fascia estremamente colpita è stata quella delle partite iva, dei professionisti, per i quali abbiamo pensato ad un contributo una tantum di 1.000 euro (per chi ha dichiarato un reddito complessivo inferiore ai 30.000 euro anno).
Una misura tampone che serve però a rimarcare l’attenzione che questa Giunta ha per tutte le categorie produttive.
Così come pure abbiamo deciso di stanziare 3milioni 880.000 euro per le società cooperative per un prestito a lunga scadenza che permette loro di affrontare questo momento di difficoltà.
Abbiamo messo a disposizione delle Piccole e Medie Imprese e delle partite iva 9 milioni di euro, serviranno a finanziare prestiti fino a un massimo di 30.000 euro per ammodernare la propria attività.
Insomma, come governo regionale non abbiamo solo pensato a mettere in sicurezza la salute di tutti noi lucani ma sin da subito abbiamo iniziato a programmare la cosiddetta fase due.
E devo dire grazie alla mia giunta e in particolare all’assessore Cupparo e alla sua struttura che ha messo insieme una task force tra maggioranza e opposizione insieme ai tavoli delle categorie produttive per trovare soluzioni concrete da portare poi in giunta.
Ed anche qui quando vi ho detto che nessuno rimarrà indietro non era una frase fatta ma stiamo costruendo politiche economiche in questo senso.
E lo stiamo facendo con risorse proprie della Regione senza nessun aiuto del Governo italiano.
Ma di questo avremo modo poi di parlarne.
Infine vi voglio dire che queste ore c’è uno strettissimo confronto tra i sistemi dei governi regionali e lo stato per cercare soluzioni univoche per la ripartenza.
Abbiamo chiesto al governo nazionale che ci sia un protocollo unico per la mobilità interregionale, per il sistema dei trasporti pubblici, sul turismo e sulla riapertura degli uffici pubblici e privati.
Attendiamo che in queste ore dalle infinite task force messe in campo dal governo ci arrivi una soluzione univoca da poter attuare concretamente.
Alla quale siamo sin d’ora disponibili a dare il nostro contributo perché si riparta tutti insieme e in sicurezza.
La Basilicata c’è ed è pronta.
È pronta l’FCA di Melfi, con il suo indotto, è pronto il comparto dell’agro alimentare, è pronto il settore turistico.
Solo per citare alcuni esempi.
Aspettiamo però regole certe per tutti alle quali ci adegueremo.
Ed ora lasciatemi finalmente dire che possiamo guardare con ulteriore ottimismo al nostro futuro.
Certo non riprenderemo subito la nostra socialità, il nostro modo di stare insieme ma finalmente usciremo dalle nostre case e riprenderemo a guardarci negli occhi anche se bardati di mascherine e semmai con i guanti, però ritorneremo a riappropriarci delle nostre vie e delle nostre piazze.
Forza, ancora un po’ di pazienza.
Insieme ce la faremo”.