Ecco quanto afferma Angelo Summa, segretario generale Cgil Basilicata:
“Dopo le tante denunce fatte e con un ritardo di oltre quattro settimane dall’inizio della pandemia, si è iniziato a porre qualche rimedio, superando note disfunzioni tra limiti umani, professionali e manageriali.
La piattaforma digitale ha portato a una migliore organizzazione, sostituendo finalmente le informazioni verbali o i foglietti scritti a penna che avevano fatto impallidire tutti, così come le maldestre mail utilizzate anche nella grande Lombardia.
Sarà stata quest’inversione, sarà stata la sorte, ma oggettivamente i dati dell’epidemia in Basilicata vanno sicuramente meglio tanto da farci risultare tra le prime regioni in Italia.
Tutto questo però adesso non basta, è necessario un cambio di passo del governo regionale della Basilicata.
La Cgil Basilicata richiama l’attenzione su una nuova strategia di intervento periodico e duraturo per tutte le categorie produttive e ancor di più per le situazioni di maggiore fragilità e di rischio.
La proposta è quella di investire in attrezzature e personale per avviare un piano organico di prevenzione di massa a campione per consentire un monitoraggio permanente, utilizzando gli strumenti che la comunità scientifica ha messo e che metterà a disposizione.
Mettere in atto un Piano di carattere epidemiologico-statistico per consentire di classificare i profili di rischio di ogni attività: da quelle sanitarie, socio-assistenziali a quelle produttive e dei servizi, garantendo per ogni profilo di rischio dimensione del campione e periodo, insieme alla tipologia dell’intervento (tampone rino-faringeo da solo o combinato al test sierologico).
Bisogna definitivamente superare le criticità che ancora permangono e non si può tollerare che i tamponi eseguiti in alcuni territori della regione seguano un percorso tortuoso per poi essere esaminati all’Istituto zooprofilattico di Foggia e successivamente tornare in Basilicata con esiti a volte contraddittori e con notevoli ritardi.
La Regione investa adesso per eseguire tutti i tamponi necessari nelle numerose strutture lucane e con tempestività, perché il tempo è vitale nel controllo dell’epidemia.
Solo con un simile sforzo si potrà mettere nella più ampia condizione di sicurezza la comunità superando la strategia emergenziale adottata fino ad oggi.
La Basilicata e i cittadini non possono attendere ulteriormente, è necessario che si raccolgano subito i dati necessari e si consegni ad uno staff tecnico l’elaborazione di un progetto organico e permanente di prevenzione a vantaggio delle categorie produttive e dei profili professionali e sociali più esposti”.