Continua in Basilicata l’attività di screening sui cittadini delle ex zone rosse.
Dopo lo studio conclusosi lo scorso 26 aprile a Moliterno parte, da questa mattina, la mappatura con tampone nasofaringeo e test sierologico della popolazione di Tricarico.
Il progetto, approvato con delibera dalla Giunta regionale, si basa su una joint venture tra le due Aziende sanitarie territoriali, l’Asp e l’Asm: gli operatori delle due Aziende, fino a domenica prossima, effettueranno 1100 tamponi e 1100 test ad altrettanti cittadini di Tricarico.
L’assessore alla Salute della Regione Basilicata, Rocco Leone:
“Un lavoro importante che la Basilicata sta portando avanti.
Con questo progetto ci siamo posti come modello per le regioni del nord Italia, facendo da apripista a questo tipo di analisi.
Lo studio ci servirà per conoscere l’andamento del contagio all’interno della comunità considerando che il tampone fotografa il momento, mentre l’esame sierologico, più anamnestico, informa se il soggetto ha avuto rapporti con il virus.
Un lavoro importante che ci può servire anche per valutare l’apertura delle nostre attività: più dati abbiamo a disposizione e meno sbaglieremo sulla programmazione della Fase 2”.
Il direttore generale dell’Azienda sanitaria potentina, Lorenzo Bochicchio, ha affermato:
“Come Asp esportiamo a Tricarico e nelle altre zone rosse della Basilicata il modello Moliterno.
Un modello realizzato nella nostra Regione per la prima volta in Italia.
Attraverso la somministrazione contestuale di tamponi naso-faringei e test sierologici siamo nelle condizioni di verificare la presenza di positivi asintomatici e di tracciare il grado di immunizzazione della popolazione.
Un’iniziativa che oggi prosegue attraverso la collaborazione con l’Asm a conferma della sinergia tra Aziende e Regione nel garantire una risposta immediata ai cittadini in termini di sicurezza diagnostica”.
Queste alcune foto.