Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del segretario generale Filt CGil Basilicata, Luigi Ditella:
“Oggi per la terza volta in poco più di una settimana si tenterà di trovare un accordo in videoconferenza fra Regione, Province, sindacati e Cotrab sulla difficile situazione trasporti in Basilicata alla luce della dichiarazione fatta da FCA dell’imminente apertura a pieno regime dello stabilimento.
FCA ci comunica che tra lavoratori dello stabilimento e indotto potrebbero muoversi su tre turni fino a 10000 persone.
Un numero consistente al quale non possiamo farci trovarci impreparati, dal momento che sicuramente avremo gli occhi puntati di tutta Europa essendo la prima zona industriale che avvia la fase 3.
Si rende necessario quindi raddoppiare e triplicare le corse per rispettare il DPCM del 26 aprile e il distanziamento sociale.
La Filt CGIL avanzerà alcune proposte:
1) costituzione del comitato di sicurezza territoriale con compiti di controllo del rispetto dei protocolli di sicurezza azienda per azienda, in considerazione che molte di esse sono restie al rispetto degli stessi alla fornitura di DPI e sanificazione giornaliera e che spesso mettono in seria difficoltà gli autisti che non possono in alcun modo essere coinvolti nel controllo dei flussi e nel controllo dell’utilizzo delle mascherine da parte dei viaggiatori;
2) cabina di regia per monitorare corse e flussi da qui sino a settembre quando avremo il vero problema con l’apertura delle scuole. Oggi spostare i km scolastici in km per le zone industriali è una soluzione temporanea per tamponare la difficoltà del momento, ma il problema nascerà a settembre: con l’avvio delle scolastiche la Regione deve farsi carico di aumentare i chilometri e di pagare le linee aggiuntive vecchie e nuove. Inoltre è necessario emanare delle linee guida regionale sull’utilizzo e l’accesso ai mezzi e nei vari punti di raccolta;
3) sospensione della bigliettazione per almeno tre mesi. Bisogna che la bigliettazione non diventi un pericolo di contagio fra autista e lavoratore e bisogna incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici in sicurezza perché nell’ottica di una nuova mobilità o di incentivi per la mobilità privata si potrebbe perdere definitivamente una quota di utenza che alla lunga potrebbe mettere in ginocchio il settore dei trasporti”.