Riceviamo e pubblichiamo un comunicato della Procura:
“A seguito di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di questa Procura della Repubblica e condotte da personale della Polizia di Stato, in data odierna è stata data esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare del sequestro preventivo di una serie di società operanti nel settore edilizio, tutte riconducibili a C. E. G., già riconosciuto colpevole in primo ed in secondo grado del reato di associazione mafiosa, quale appartenente al ‘clan DI MURO’, attivo nel territorio del Vulture-Melfese.
Infatti, Questa D.D.A. ha accertato che C., al fine di eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione patrimoniali, ha creato nel tempo una serie di società con quote e cariche fittiziamente intestate a familiari compiacenti, ma mantenendone, in via di fatto, la gestione costante e diretta.
Nel procedimento, a carico del suddetto C. e i suoi prossimi coinvolti nelle interposizioni fittizie, è stata avanzata richiesta di sequestro preventivo delle società oggetto delle operazioni di schermatura, ipotizzando il reato di trasferimento fraudolento di valori ex art. 512 bis c.p.
I complessi accertamenti per l’individuazione dell’intera rete di imprese riconducibili a C. E. G., buona parte delle quali fra l’altro sono risultate avere tutte la stessa sede, coincidente a propria volta con il luogo di residenza dei soggetti coinvolti, sono stati svolti dalla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Potenza e dalla Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza.
Il G.i.p. presso il Tribunale di Potenza, condividendo l’impianto accusatorio, ha disposto il sequestro preventivo delle seguenti società:
– EDIL C2 Soc. Cooperativa, con sede legale in Melfi, Via E. Fermi n.7;
– MONTICIANO SOCIETA’ CONSORTILE A R.L., con sede legale in Melfi, via Firenze snc;
– GI DA. COSTRUZIONI SRL, con sede legale in Melfi, Via E. Fermi n.7;
– GOSPA COSTRUZIONI SRL, con sede legale in Melfi, Via Forlì n. 13;
a cui in data odierna, la Squadra Mobile di Potenza e la locale Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione”.