Riceviamo e pubblichiamo una nota del consigliere comunale dei 5 Stelle di Melfi, Angela Bisogno:
“Non ci possono essere mezze misure, una cava di quarzareniti, alle falde del Monte Vulture è inaccettabile. Consideriamo un vero scempio del territorio avviare un’attività estrattiva nell’area di Monte Crugname, a circa 3 km dal centro abitato di Melfi e ad appena 1 km dalle prime abitazioni. Lo scorso 27 aprile, il dipartimento ambiente della Regione Basilicata, ha chiuso positivamente le procedure di rilascio della valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) relative al Progetto di coltivazione mineraria di una cava di quarzareniti in località Monte Crugname nel Comune di Melfi, richiesto da Cementeria Costantinopoli Srl. Avviare una cava in un’area che potremmo definire quasi incontaminata, aumenta il rischio di interferenza con la salute umana, oltre al rischio ambientale, in maniera preoccupante per tutta la popolazione dell’area. Non bisogna dimenticare che Monte Crugname confina con il Parco Regionale del Vulture e che un’attività estrattiva del genere danneggerebbe sia l’aspetto paesaggistico e naturalistico dell’area oltre a creare un enorme danno al settore turistico del novello Parco del Vulture. Come MoVimento 5 Stelle di Melfi chiediamo che il Comune si schieri dalla parte dei cittadini e ritiri, mediante i poteri di autotutela, le autorizzazioni precedentemente rilasciate. Sarebbe inoltre auspicabile, che per tutelare l’area alle falde del Monte Vulture, il Comune di Melfi richieda che tutta la zona, fino ai limiti con la SS 401 Ofantina, venga inserita nel perimetro del Parco in modo che non vi si possano effettuare attività invasive e pericolose per l’ambiente. Chiederemo che si svolga un Consiglio Comunale urgente, aperto alla cittadinanza, per discuterne in maniera approfondita, permettendo a tutti i cittadini interessati di intervenire (anche in diretta streaming per non contravvenendo alle norme di sicurezza). Nel frattempo, ci stiamo attivando con alcuni esperti per preparare le nostre osservazioni contrarie alla realizzazione di una cava in località Monte Crugname.”