“Un’oasi simile alla Nuova Zelanda”.
Tanto da meritarsi un articolo in prima pagina.
Così il Washington Post, quotidiano statunitense, il più diffuso e antico giornale di Washington, descrive e celebra il piccolo Comune di San Fele.
Quello che ne emerge è un esempio virtuoso di gestione della pandemia:
“Con una combinazione di isolamento geografico, precauzioni iniziali e buona fortuna, il piccolo paesino di San Fele non ha mai avuto nemmeno una curva del coronavirus da appiattire e ora ha la possibilità invidiabile di cavalcare la pandemia come un’oasi simile alla Nuova Zelanda, libera dai pericoli e le interruzioni del virus.
Quindi San Fele prese le precauzioni in ogni modo possibile, impedì alle persone di entrare in farmacia e istituì consegne a domicilio per le prescrizioni.
Ha somministrato test di coronavirus a volontari, agenti di polizia, netturbini e chiunque altro abbia avuto contatti continui.
È quasi normale”.
Una notizia che non poteva che essere accolta dal Sindaco, Donato Sperduto, con grande entusiasmo:
“Abbiamo avuto la fortuna di essere in prima pagina.
Grazie a Chico Harlan (Rome bureau chief covering southern Europe and sometimes parts beyond), Stefano Pitrelli (investigative journalist and reporter) del The Washington Post e a Federica Valabrega (fotografa free-lance) per averci dato l’occasione di presentare al mondo uno spaccato della nostra comunità, consentendoci di superare i confini nazionali approdando oltre oceano.
È stato un piacere ospitarli e coinvolgerli nella nostra quotidianità.
Rinnoviamo i saluti e speriamo di rivederli presto”.
Lo splendore della nostra terra è ormai sotto gli occhi di tutti.
Ecco due foto dell’articolo.