Il vaccino del Covid sarà prodotto in Italia, ad Anagni.
Lo annuncia il Ministro della Salute Roberto Speranza:
“Ho visitato oggi l’azienda Catalent di Anagni in provincia di Frosinone.
Se si supereranno tutti i test di efficacia e sicurezza nello sviluppo del vaccino per il Covid19, sarà qui che si completerà parte del processo produttivo di AstraZeneca.
È notizia di oggi che anche il vaccino a cui sta lavorando Johnson & Johnson sarà completato qui.
Sono belle notizie che testimoniano come l’Italia e le sue eccellenze scientifiche e produttive siano al centro della sfida mondiale per il nuovo vaccino”.
Come riporta QuiFinanza:
“Il vaccino Johnson & Johnson: promesso 1 miliardo di dosi
Circa due settimane fa, Johnson & Johnson ha annunciato di aver anticipato la sperimentazione sull’uomo di un vaccino contro il coronavirus, anche grazie al supporto della casa farmaceutica Janssen.
I test dovrebbero iniziare proprio verso la metà di luglio.
Sarà iniettato a mille volontari sani tra i 18 e 55 anni e di età pari o superiore ai 65, tra gli Stati Uniti e il Belgio.
La Johnson & Johnson ha assicurato che sarà in grado di fornire 1 miliardo di dosi in tutto il mondo nel corso del 2021.
Tra i finanziatori, stando a quanto riportato da Forbes, ci sarebbe anche il governo statunitense, con mezzo miliardo di dollari per la ricerca.
La corsa al vaccino però coinvolge molte altre aziende e case farmaceutiche.
Al momento si sta lavorando su 10 potenziali vaccini, tra qui quello che vede coinvolte Sanofi, Pfizer, GlaxoSmithKline e AstraZeneca.
Difficile, però, che anche solo uno venga lanciato prima della fine del 2020.
Il vaccino di AstraZeneca: 2 miliardi di dosi a pochi euro
Roberto Speranza ha citato il vaccino che sarà infialato da AstraZeneca, una volta messo a punto dall’università di Oxford.
Nei giorni scorsi Lorenzo Wittum, il presidente dell’azienda, ha dichiarato che costerà pochi euro e che i risultati dei test clinici arriveranno entro la fine dell’estate.
AstraZeneca ha annunciato che produrrà 2 miliardi di dosi per consentire un’ampia ed equa distribuzione, che dovrebbe partire verso fine anno.
Delle 2 miliardi di dosi promesse, 400 milioni sono previste per l’Europa (la cui popolazione è di circa 450 milioni).
Tutte saranno pronte, ha aggiunto Wittum, entro i primi mesi del 2021.
A decidere come avverrà la distribuzione, però, non sarà l’AstraZeneca, bensì i Paesi che stanno finanziando il vaccino: Italia, Francia, Germania e Olanda”.