Il comitato promotore di Monticchio al censimento “I luoghi del cuore del FAI”, edizione del 2018, dopo aver raggiunto il 6° posto con 31.907 voti e 22.000 € di finanziamento, anche grazie alla collaborazione della Delegazione FAI di Potenza, dei suoi volontari e dei tanti cittadini che hanno votato, quest’anno presenta la candidatura del Monastero di Sant’Ippolito, sito che rappresenta una fetta di storia ancora troppo poco conosciuta.
La presentazione pubblica della candidatura è avvenuta domenica 19 luglio con una visita guidata, grazie alla disponibilità dell’archeologa lucana Lorena Trivigno che ha partecipato all’ultima campagna scavi, nel 2011, dalla quale è emerso:
“Leggendario sito di frequentazione eremitica da parte di monaci provenienti dall’oriente bizantino dediti al culto in grotta dell’Arcangelo Michele, Monticchio si conferma luogo di predilezione ecclesiastica intorno al X sec. D.C. con la fondazione benedettina del monastero di Sant’Ippolito.
La tipologia planimetrica originaria disegnata da tre absidi collegate ad un nartece è di derivazione orientale e viene verosimilmente acquisita dai religiosi della chiesa latina dai loro predecessori stabiliti nel vicino santuario micaelico.
Inserito in un ambiente di suggestiva bellezza (ca. 600 m. s.l.m.), ricco dirisorse naturali alle pendici del Monte Vulture, un vulcano che ha eruttato l’ultima volta intorno a 133.000 di anni fa, l’edificio si distribuisce nell’istmo tra i due laghi formatisi nel suo cratere e conosce la sua massima espansione in età Sveva ed Angioina.
Gli studi e le indagini archeologiche condotte nel sito hanno dimostrato un particolare fervore edilizio negli anni centrali del Medioevo che ha modificato l’aspetto originario della fondazione.
A partire dall’anno mille a Sant’Ippolito sono infatti testimoniati più edifici di culto, aree destinate alla vita comunitaria e cimiteri ad uso esclusivo dei monaci o della comunità civile che abitava intorno ai laghi.
Il luogo conobbe un progressivo declino in seguito al terremoto del 1456 che si completò con il trasferimento della comunità benedettina nella Badia di S. Michele, ancora oggi meta del devozionismo locale e al tempo evolutasi da luogo di culto rupestre in un imponente edificio a dominio del lago piccolo inglobando completamente la grotta santa.
Durante l’età medievale e rinascimentale Monticchio, forte delle due realtà benedettine fisicamente distinte tra loro ma ad oggi ritenute parte di uno stesso nucleo religioso, è tra l’altro luogo obbligato di passaggio per pellegrini e viandanti diretti nei limitrofi centri apuli e campani.
È ancora battuto dai viaggiatori del Grand Tour tra 1700 e 1800 che del luogo hanno lasciato importanti descrizioni.
Attualmente Sant’Ippolito è visibile in un articolato insieme di strutture murarie distribuite su un ampio spazio solo in parte documentate nella loro interezza e recentemente interessate da un’opera di riconsolidamento strutturale rivolto alla conservazione, tutela e fruizione dell’area a cura degli organi di Soprintendenza della Basilicata.
Il potenziale derivante da quanto ancora inesplorato, rafforza da tempo l’interesse documentario per la complessa storia di questo centro religioso ritenuta per molti aspetti affine a quella dei grandi monasteri benedettini di S. Vincenzo al Volturno, Montecassino e Benevento”.
L’invito del comitato, attraverso la pagina Facebook Monastero di Sant’Ippolito –Monticchio, è quello di votare online o nei vari punti di raccolta che esporranno la locandina personalizzata:
“Quest’anno saremo presenti a Monticchio, sia con una postazione fissa del comitato, sia presso tutte le strutture ricettive, che ringraziamo per la disponibilità, che promuoveranno la raccolta voti tra i propri clienti per tutto il periodo del censimento.
Saremo presenti anche durante presso tutti gli eventi organizzati a Monticchio tra luglio ed agosto a cura di diverse associazioni locali, che ringraziamo per la condivisione degli obiettivi e per la possibilità concessa di presenziare nelle loro manifestazioni: ‘Monticchio Cine Laghi’ e ‘I luoghi delle Meraviglie’.
Noi crediamo nelle potenzialità di Monticchio.
Anche grazie al vostro voto si possano sensibilizzare tutte le istituzioni a mettere in campo tutte le sinergie necessarie ad intervenire in maniera seria e definitiva sulle sorti di un luogo unico dal punto di vista ambientale, paesaggistico, naturalistico e speriamo anche archeologico.
Ringraziamo anticipatamente tutti coloro che contribuiranno a far emergere nuovamente Monticchio, in particolare Sant’Ippolito, in questa competizione nazionale che vede coinvolti più di 30.000 luoghi italiani”.
Si vota fino al 15 dicembre 2020.