Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Uilm Basilicata:
“In data odierna FCA ha confermato che alla ripresa produttiva dopo le vacanze estive, dopo il 24 Agosto, lo stabilimento sarà impostato a 20 turni settimanali anche per il mese di Settembre, che si tradurranno anche nella possibilità, visto l’incremento anche dell’Indotto, per nuovi giovani di affacciarsi al mondo del lavoro.
La notizia che è arrivata oggi ci rende orgogliosi per il lavoro che in questi mesi abbiamo fatto, mesi che sono stati difficili perché l’emergenza Covid aveva messo in discussione tutte le nostre certezze, invece oggi il piano industriale, che prevedeva per Melfi il lancio delle vetture ibride e della Compass, possiamo dire con contezza che è una realtà.
Melfi ancora una volta con la sua organizzazione del lavoro e con la grande abnegazione dei lavoratori potrà vincere questa ulteriore sfida.
Ieri inoltre la visita nello stabilimento ma soprattutto gli impegni di collaborazione tra l’Assessore Cupparo, Regione Basilicata e la FCA che ha visto prendere impegni precisi, che partono dal contratto di sviluppo firmato con Invitalia di 136 milioni di euro, ha visto – oggi come mai – un impegno fattivo finalmente delle Istituzioni regionali che oggi si traducono in un’ulteriore sfida, quella dell’innovazione energetica, della digitalizzazione e della formazione mirata verso tutta l’industria lucana e l’appuntamento per i primi di settembre tra Unibas, Regione Basilicata ed FCA va nella giusta direzione perché la Basilicata deve essere, ma soprattutto deve sfruttare le grandi potenzialità che oggi il Centro Ricerche e l’Academy di Melfi possono dare al rilancio vero dell’industria in Basilicata.
Noi come UILM abbiamo sempre creduto e continuiamo a credere che con le sinergie vere tra FCA, Sindacato, i lavoratori e la Regione Basilicata si possano ottenere anche in questo momento difficile in tutto il mondo – perché ancora non siamo fuori dall’emergenza Covid – risultati ancora più importanti e in tutto questo anche il Governo nazionale deve fare la sua parte, considerato che sul tema incentivi non ha messo al centro l’italianità dei nostri prodotti ma soprattutto ancora non ha fatto una politica che vada nella direzione della salvaguardia di tutto il settore dell’automotive del nostro paese.
Noi continueremo la nostra azione sindacale affinché lo stabilimento di Melfi continui ad essere leader nazionale ed internazionale”.