Ripacandida oggi celebra il protettore San Donato.
Il centro lucano può ritenersi orgoglioso di possedere uno scrigno di storia e arte quale è il santuario dedicato al Santo, dal 2010 monumento nazionale e definito “la piccola Assisi” – borgo con il quale la città è gemellata – per la magnificenza degli affreschi che ne decorano gli interni.
Ed è proprio qui che, nel 1179, è nato San Donato (detto anche San Donatello, per distinguerlo dal San Donato di Arezzo).
La sua vita fu breve, ma intensa.
Fu sempre al fianco dei più bisognosi, circondato dai suoi confratelli benedettini, i quali lo sostennero fino alla morte, avvenuta prematuramente nel 1198, all’età di soli 19 anni.
A Ripacandida è molto sentita la tradizionale processione per le vie del paese, alla quale prendono parte sempre moltissimi fedeli.
Quest’anno, tuttavia, nessuna festa grande per l’occasione.
L’associazione culturale feste patronali “San Donato” Ripacandida, infatti, nei giorni scorsi ha comunicato:
“In riferimento alle normative vigenti a livello nazionale per quanto riguarda il covid 19 e su specifiche direttive del nostro vescovo, quello che verrà fatto durante i 3 giorni della festa di San donato è ciò che ‘ci viene concesso fare’ e quindi, rispettando quanto sopra specificato, verranno montate le luminarie solo sul piazzale San Donato e nella serata del 7 agosto ci saranno i fuochi pirotecnici.
Le Sante messe verranno celebrate come ogni anno.
Sicuri della vostra comprensione in questo periodo difficile, vi ringraziamo per la vostra collaborazione”.
Di seguito la locandina con i dettagli.