Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di FP CGIL POTENZA:
“Sono mesi che continuiamo a segnalare la predisposizione di turni per il centralino del Pod (Presidio Ospedaliero Distrettuale) di Venosa lasciati scoperti senza che vengano presi provvedimenti per sanare tale criticità e nonostante la disponibilità del personale a trovare soluzioni utili al fine di coprire il servizio.
Non riusciamo a comprendere le motivazioni che continuano a spingere il Direttore del pod di Venosa a proseguire con un modus operandi che non pone gli operatori nelle condizioni di lavorare con la giusta serenità e crea, altresì, numerosi disagi all’utenza.
Balza immediatamente all’occhio dalla turnazione predisposta per il mese di Agosto, come già avvenuto e da noi denunciato per il mese di Luglio, che ben 15 pomeriggi nel mese sono scoperti da turni, come accadeva, tra l’altro, anche nei mesi precedenti con prassi più volte evidenziate e stigmatizzate dalla scrivente Organizzazione sindacale.
Ciò porta non solo l’Asp a non rendere un regolare servizio all’utenza, ma gli stessi operatori ad essere oggetto di veri e propri attacchi da parte di cittadini che, non ricevendo in alcuni pomeriggi risposte, accusano gli operatori di non svolgere correttamente il proprio lavoro, minando la serenità lavorativa e creando un ambiente di lavoro ostile.
Nonostante le reiterate richieste scritte e interlocuzioni verbali intraprese da questa O.S. al fine di pervenire a una soluzione e alla luce della grande disponibilità e abnegazione sempre dimostrata dal personale a sopperire a carenze, anche attraverso prestazioni di lavoro straordinario atte a gestire emergenze che si vengono a creare, nulla a oggi è stato fatto e per ben metà mese ancora una volta, in giornate arbitrariamente scelte, c’è una colpevole sospensione di un servizio pubblico all’utenza, che destabilizza coloro che vi ricorrono, che devono affidarsi alla fortuna di incappare in un turno coperto per ottenere risposte.
Si chiede all’Asp di intervenire immediatamente per sanare la situazione pluridenunciata e accelerare sulla risoluzione della questione riguardante, in maniera più ampia, i centralinisti Asp assegnati alle varie strutture aziendali.
Ciò diventa indispensabile anche alla luce del rientro in azienda di 4 centralinisti che erano comandati al San Carlo e assegnati a Melfi.
I centralinisti Asp possono e devono essere messi finalmente in rete al fine di offrire un servizio più organico e strutturato ai cittadini e, al contempo, turni di lavori più bilanciati per gli operatori, i cui carichi, soprattutto nelle ore mattutine, sono eccessivi e i cui turni non sono sempre equi e bilanciati.
Riteniamo indispensabile e urgente restituire con effetto immediato la continuità e stabilità di un servizio pubblico quale quello svolto dal centralino di un presidio distrettuale territoriale”.