È andata in archivio, Domenica scorsa, la IV edizione della Beach Volley Cup “Città di Melfi”, organizzata dal CSI di Melfi e dall’Olimpia Volley Melfi, in collaborazione con la Pro Humanitate ASD:
“Sono state ben 15 squadre miste a contendersi il titolo, con compagini provenienti anche da Potenza e Lavello (PZ), più squadre miste composte da atleti e atlete di Melfi (PZ), Rionero (PZ), Atella (PZ), ecc.
Oltre 120 partecipanti, con più di 50 partite giocate nella splendida cornice di Piazza Pasquale Festa Campanile, sulla stupenda sabbia silicea ‘melfitana’, con una discreta cornice di pubblico, coordinata sapientemente dai volontari CSI, che hanno fatto applicare tutte le disposizioni anticovid.
Piena soddisfazione da parte del Comitato CSI (Centro Sportivo Italiano), che in tempi ristretti è riuscito ad allestire un evento degno di nota, anche grazie alle tante realtà imprenditoriali e commerciali della città, ma anche delle vicine Puglia e Campania, che hanno sostenuto come sempre il comitato, che è garanzia di serietà ed affidabilità dal lontano 1953.
Ad aggiudicarsi questa quarta edizione è stato ancora una volta il team Beachvolliamo, sempre vincente dal 2017, guidato da Aurora Vitucci, affiancata da Giuseppe Pontolillo, Giovanni Santopietro, Teresa Di Lucchio e Gianmichele Gentile, che si sono imposti per 3 a 1 sul team Teiko di Lavello.
Al terzo posto Gli Indecisi, capeggiati dall’esperto vollista melfitano Sandro Morano, che hanno avuto la meglio sulla compagine potentina Signora Squadra, dalla prima edizione sempre presente a Melfi.
A consegnare la nutrita premiazione oltre al padrone di casa il presidente ciessino Aldo Cilenti, erano presenti anche il presidente regionale del CSI Nazzareno Sportella ed il presidente regionale del CONI, Leopoldo Desiderio.
Ovviamente anche quest’anno la manifestazione ha avuto un risvolto sociale, in quanto con la ‘vendita’ delle magliette ufficiali si è sostenuta la causa della piccola Francesca, una bambina di Melfi colpita da meningite nei primi giorni di vita, che dovrà essere sottoposta a cure e riabilitazioni all’estero”.