“Lo spopolamento della Basilicata continua senza sosta, dai quasi 600.00 residenti del 2001 ai 556.000 di oggi, effetto di un saldo sia naturale che migratorio sempre peggiore.
L’ulteriore brutta notizia, fonte Svimez, è che nel 2065, in assenza di politiche per la famiglia e per trattenere i giovani, la Basilicata conterà altri 165.000 abitanti in meno“.
A dichiararlo il deputato materano Gianluca Rospi, presidente di Popolo Protagonista, che ha appena presentato una proposta di legge per la promozione dell’occupazione giovanile.
Aggiunge Rospi:
“La proposta prevede sgravi fiscali pari al 100% dei contributi previdenziali per i primi quattro anni e al 50% per altri due ai datori di lavoro che assumeranno giovani, diplomati o laureati, tra i 18 e i 34 anni.
Solo incoraggiando le aziende ad assumere giovani qualificati affinché inizino la loro carriera partendo anche da apprendistato retribuiti, abbiamo la possibilità di invertire la tendenza in atto.
Non c’è tempo da perdere, il futuro delle nuove generazioni e dell’Italia intera è nelle nostre mani.
Purtroppo scuola e università non occupano più, come dovrebbero, le pagine principali dell’agenda di governo, se non per le sterili polemiche sul rientro tra i banchi e sulle misure anti-Covid.
Se si continua così il rischio è creare un danno irreversibile al nostro Paese che si ripercuoterà sul futuro prossimo dei nostri ragazzi.
Un’Italia e, soprattutto, un Sud sempre più vecchio e poco attrattivo, un Paese abbandonato da diplomanti e laureati, la futura classe dirigente di una nazione, che all’estero trovano soddisfazione economica e professionale facendo le fortune di altri paesi.
Non è un caso che l’Italia, secondo i dati della Rapporto 2019 sull’economia dell’immigrazione della Fondazione Leone Moressa, registri il tasso di occupazione più basso d’Europa nella fascia 25-29 anni, il 54,6% contro una media Ue del 75%.
E che in 10 anni circa 500 mila italiani, di cui la metà tra i 15 e i 34 anni, siano andati via dal nostro Paese, di cui quasi circa 1.500 dalla Basilicata.
D’altronde, anche un massimo esponente dell’economia mondiale come l’ex presidente della Bce, Mario Draghi, ha incentrato il suo discorso al Meeting di Rimini proprio sui giovani e sulla loro occupazione.
Non possiamo più far finta di niente: il debito pubblico italiano, soprattutto quello accumulato in questi mesi di pandemia, ricadrà sulle spalle delle nuove generazioni, per cui solo creando posti di lavoro oggi daremo loro la possibilità di farcela domani”.