Lo slogan “Ripartiamo Insieme” utilizzato dagli organizzatori e la voglia di poter vivere al meglio una bella giornata nella natura del Vulture Melfese, in perfetta simbiosi con la propria auto, datata o più moderna che fosse, sono stati gli ingredienti giusti per fare della XVI Coppa d’Autunno a Melfi un grande evento, con un successo confermato dai 50 equipaggi partecipanti.
La gara ideata nel 1949 dall’Ingegner Michele Pastore, la più antica tra quelle di regolarità per auto storiche in regione come ricordato da Felice Mallano del team che organizza l’evento e dal presidente di Aci Potenza, Moni Bevilacqua:
“conferma il titolo di Melfi capitale dei motori, ma dà il giusto merito a chi opera per i vari eventi che portano in primo piano il mondo dell’auto, legati ad una città in cui è presente uno degli stabilimenti più importanti, tecnologicamente avanzati di Fca”.
Il patrocinio del Comune, alcuni sponsor, tra cui Navauto di Melfi che ha utilizzato un bellissimo, fiammante Suv 2008 come apripista della gara, con sosta nei centri del Vulture attraversati (Lavello, Venosa, Rionero dopo Melfi dove il gruppo è tornato per pranzo e premiazioni), hanno permesso che tutti potessero vivere il giusto mix di questo evento tra sport e promozione del territorio, con prodotti tipici, la mascherina col logo dell’evento realizzata dallo stilista di Melfi Emilio Sasso, una medaglia per tutti, nella busta consegnata ai partecipanti insieme a tabella di marcia, numeri, braccialetti per aver rispettato le regole anticovid ed il road book;
per completare un evento speciale che punta ad allargarsi ancora di più alle regioni vicine, per una crescita ancora maggiore negli anni.
E per questo, anticipando un po’ i tempi dell’autunno, ma solo in segno di grande speranza per tutti dopo quello che ci è capitato di tremendo di recente, la manifestazione si è svolta domenica in totale sicurezza, con tutti ad indossare mascherine, rispettando distanza e protocolli sanitari, confermando un successo sempre crescente di interesse e presenze, con 50 equipaggi in arrivo dalla regione, dalla Campania (Napoli, Piano di Sorrento), dalla Calabria (Castrovillari) e i due driver calabresi grandi protagonisti, finendo primo e terzo nella classifica assoluta.
Il trofeo è stato vinto da Giuseppe Russo, su Renault Super 5 Turbo del 1987, davanti ad un comunque felice Antonio Romano dei Lupi della Lucania su Lancia Fulvia del 72, vincitore delle due ultime edizioni, ed all’altro calabrese Vincenzo Russo Bmw M3 del 2005.
Come si vede, seppur a rispettare ognuno il proprio raggruppamento in base a vettura storica o moderna e anno di costruzione, erano insieme la prima volta “vecchie signore” e “sportive moderne”, coi primi 3 dei 9 raggruppamenti ad essere premiati al termine, e con la nota speciale ai melfitani Antonio De Marco ed Antonio Nigro premiati per aver partecipato con le auto più antiche dell’evento, il primo su Jeep Willys del 1943, l’altro su Fiat Topolino A del 1947, bene anche Lello Risolo per la prima volta con la sua Barchetta del 1995.
Meglio di loro tra i driver di casa che fanno parte del Club Auto Moto d’Epoca Melfi, premiato come il più numeroso, la conferma tra le donne, la giovane Assunta Casorelli su Porsche Carrera Cabrio del 98, bis della passata edizione e premiata anche per il suo equipaggio tutto al femminile con la giovane navigatrice Antonella Moscaritolo, 8° finale è stato Valerio De Leonardis su Fiat Campagnola del 68, grande Massimo Castaldi, sempre di Melfi, 5° assoluto su Triunph Spitfire del 73.
Infine premi speciali per il duo più anziano Carmine Finelli di Melfi e sua moglie Antonietta su Fiat 124 berlina del 73, il gruppo delle tre generazioni con Felice Mallano, il figlio Antonio e il nipote, la targa consegnata alla vedova di Antonio Fasano, tappezziere, appassionato, collaboratore del gruppo melfitano scomparso da poco.
Queste le foto del vincitore, del secondo e del terzo classificato.