In Basilicata un giovane su due è disoccupato: si tratta della fotografia scattata da Istat ed Inps inerente al tema occupazione nella nostra regione.
Il 47,7 % dei lucani nella fascia d’età fra i 15 e 24 anni non ha un impiego contro un dato che è del 40% a livello nazionale.
Alla luce di questi dati i sindacati lanciano l’allarme: la disoccupazione giovanile spinge i giovani a fare le valige e ad andare via accentuando maggiormente il fenomeno dello spopolamento in regione.
In aumento anche il numero dei pendolari che mantengono la residenza in regione ma lavorano fuori falsando così i dati delle statistiche ufficiali perchè manca l’aggiornamento dei dati anagrafici reali.
Nel 2015 sono stati almeno 5mila i ragazzi partiti per brevi progetti ma destinati a non ritornare.
Sempre secondo i dati Ires-Cgil Basilicata la disoccupazione certificata per i lucani che rientrano nella fascia d’età che va dai 15 ai 64 anni nel 2015 è pari al 13,7% a fronte dell’11% degli anni precedenti alla crisi del 2008, mentre nell’ultimo trimestre del 2016 il tasso è sceso al 12%.
Cresce invece l’occupazione solo per gli over 50 infatti nel 2016 gli ultracinquantenni con un posto di lavoro sono aumentati di 410mila unità contro il numero degli occupati under 50 che si è ridotto a 168mila unità.
La drammaticità in cui versa la disoccupazione giovanile in Basilicata, emersa da questi dati, ha messo i sindacati sul piede di guerra contro il fallimento delle misure messe in atto dal governo volte a favorire l’occupazione (jobs act) e che invece si sono rivelate un disastro.
Cosa ne pensate di questa situazione?
Secondo voi è davvero giusto fare le valige, abbandonare la propria terra ed emigrare in cerca di lavoro?