Riceviamo e pubblichiamo una nota del Segretario Filt Cgil, Luigi Ditella:
“Purtroppo tutti i nostri timori e le rimostranze sollevate per una diversità di trattamenti fra lavoratori dei diversi comparti, che facevano parte dello stesso sistema, si sono rilevati fondati.
Da mesi denunciavamo una disparità di trattamento nello screening fra lavoratori della scuola e della sanità e quella dei trasporti.
Anche un non addetto ai lavori avrebbe capito che distanziare gli alunni e usare tutte le misure di sicurezza nella scuola e nella sanità non sarebbe servito a nulla se poi i lavoratori e alunni venivano stipati come sardine dentro autobus per ore senza che nessuno controllasse flussi e sanificazione.
Il nostro grido d’allarme l’avevamo rivolto in tutte le sedi istituzionali: Regione, Prefetto, Cotrab ma siamo stati inascoltati. Avevamo chiesto il tracciamento almeno degli addetti alla mobilità che sono in prima linea per i test sierologici visto che sono costretti a effettuare i servizi anche con 66 persone a bordo senza nessun controllo e in molti casi senza nemmeno potersi sottoporre a test sierologici privatamente perché da mesi le aziende non pagano i lavoratori, come nel caso di Rocco e Nolè.
L’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità Donatella Merra ci ha detto che la competenza è dell’assessore alla Sanità Rocco Leone.
L’assessore Leone dice che è di competenza del governo centrale, il prefetto non ha risposto alle nostre richieste di chiarimento sul riempimento dei mezzi.
Allo stesso tempo, dagli addetti al trasporto di una società lucana, apprendiamo che dai test a cui si sono sottoposti privatamente, 8 sono risultati positivi.
Quanto tempo dovrà passare prima che questa sorda amministrazione regionale capirà che il primo e più grande focolaio di contagi potrebbe essere la mobilità, dove in Basilicata viaggia il 54% di studenti (percentuale più alta in Italia)?
Sono mesi che scriviamo, denunciamo e protestiamo, ma nessuno ci ha dato ascolto.
È il momento che l’assessore Leone scenda dal piedistallo del palazzo su cui si erge e ascolti chi da sempre sta sul campo in mezzo ai lavoratori non lasciando più solo un comparto che in questa fase è il più importante e pericoloso”.