Non si arresta ancora l’ondata dei contagi di Coronavirus che oggi ha fatto registrare un nuovo record.
Come comunicato poco fa, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 31.758 contagi in Italia (ieri ne erano 31.084), per un totale dall’inizio dell’emergenza sanitaria di 679.430 casi.
Preoccupa anche il dato relativo ai decessi: 297 in più rispetto a ieri.
A fronte di questa situazione il Governo ha convocato una riunione urgente.
Come fa sapere nel dettaglio TgCom24:
“Lockdown a livello locale nelle zone del territorio dove l’indice Rt è più alto: è questa l’ipotesi a cui sta lavorando il governo.
Del tema si sarebbe parlato nella riunione d’urgenza tra Giuseppe Conte, i capi delegazione ed il Cts.
Il premier avrebbe dato un’accelerata, anticipando a lunedì l’intervento al Parlamento sulle nuove misure contro la pandemia, per poi definire un nuovo Dpcm.
Conte avrebbe manifestato l’esigenza di coinvolgere le opposizioni.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, avrebbe dato un’accelerata, anticipando a lunedì l’intervento al Parlamento sulle nuove misure contro la pandemia, per poi convocare in serata una riunione per discutere e definire un nuovo dpcm.
E’ quanto si apprende da fonti di maggioranza.
Nella riunione di oggi, il premier avrebbe manifestato l’esigenza di coinvolgere le opposizioni.
A Palazzo Chigi si valutano i dati dell’analisi dell’Iss sull’impennata di contagi delle ultime settimane.
Nella valutazione del premier e delle forze di maggioranza – a quanto si apprende da fonti qualificate – c’è anche la possibilità di predisporre lockdown territoriali.
Il governo sta valutando l’ipotesi, ancora tutta in discussione, di consentire la didattica in presenza fino alla seconda media e quella a distanza dalla terza media in poi.
E’ una delle ipotesi che è stata discussa nel corso della riunione di oggi pomeriggio a palazzo Chigi”.
In una nota il viceministro dei Trasporti, Giancarlo Cancelleri, ha inoltre affermato:
“Dobbiamo fermare la curva dei contagi che in questo momento, purtroppo, continua a crescere.
Se necessario, valuteremo chiusure di due o tre settimane per quelle zone che in questi giorni presentano numeri più preoccupanti”.