Nell’ambito di procedimento penale nei confronti di otto indagati, sono state eseguite questa mattina tre ordinanze di custodia cautelare in carcere e un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari con il ‘braccialetto elettronico”, disposte dal GIP di Potenza, nei confronti del 26enne B. M. originario di Potenza; del 30enne L. P. originario di Atripalda (AV); della 20enne V. A. originaria di Potenza e del 24enne B. L. originario di Potenza.
Le attività di indagine, svolte dal NQR di Potenza su coordinamento di questa Procura, hanno consentito, attraverso un sinergico impiego di vari strumenti investigativi (intercettazioni, sequestri, dichiarazioni rese da assuntori ecc), di far luce su una consolidata filiera di personaggi lucani dedita al rifornimento di stupefacente di diversa tipologia dalla vicina Puglia, per poi rivenderlo nell’hinterland potentino.
Tra le sostanze spacciate, oltre ad hashish e marijuana, anche cocaina e ketamina (cosiddetta droga-dance molto forte, spesso mischiata ad altre sostanze quali efedrina e caffeina).
Molte cessioni sono avvenute in favore di giovanissimi acquirenti.
I principali episodi di cessione di sostanza stupefacente sono stati consumati, infatti, presso scuole o locali di ritrovo frequentati anche da minorenni.
È emersa dunque una continua e sistematica attività di spaccio di sostanze stupefacenti, gestita dai predetti indagati, che – pur giovani (di eta compresa tra i 20 e i 30 anni) – si sono rivelati particolarmente scaltri, capaci tra l’altro di utilizzare accorgimenti, anche terminologici, volti chiaramente a depistare le Forze dell’Ordine.
Con l’esecuzione delle ordinanze suddette, emesse dal GIP di Potenza su richiesta di questa Procura, è stato pertanto inferto un duro colpo ad un fiorente mercato di sostanze stupefacenti.