In Basilicata cresce il livello qualitativo e il numero di aziende che producono vino.
Come molti sanno la coltura dell’Aglianico nel Vulture-Melfese è considerata una tradizione storica che trova riscontro nella preparazione delle nostre bontà gastronomiche.
Si tratta di un vino DOC con alle spalle oltre 2000 anni di storia.
Un vino dal colore rosso rubino intenso, con riflessi granati, profumo delicato di frutti neri maturi, sapore inconfondibile, sapido e armonico.
È un nettare unico, connubio perfetto tra la ricca ed equilibrata composizione del terreno di origine vulcanica e la fortunata esposizione climatica delle colline.
Un dono prezioso che ci ha fatto la natura e che una tra le più rinomate aziende vinicole del sud Italia, la Cantina di Venosa, ha saputo apprezzare e valorizzare.
Cantina di Venosa fu costituita nel 1957 da 27 soci promotori, divenuti con il tempo 400, grazie alla volontà, alla costanza e alla capacità di aggregazione di un gruppo affiatato di viticoltori, provenienti da tutto il Vulture-Melfese.
Dagli anni ’50 ad ora ne è passato di tempo e la pluripremiata Cantina di Venosa continua ad essere apprezzata per la qualità della sua produzione grazie alla quale ha ricevuto centinaia di premi e riconoscimenti tra i quali gli ultimi sono:
- il massimo punteggio, QUATTRO VITI, per l’Aglianico del Vulture GESUALDO DOC nella settima edizione della Guida ai Vini d’Italia VITAE (edita dall’Associazione Italiana Sommelier);
- 97 punti su 100 assegnati al MATEMATICO da Luca Maroni, autore dell’Annuario dei Migliori Vini Italiani;
- inserita nella “Top 20″ delle Migliori Cantine Cooperative d’Italia 2020 grazie al Premio WEINWIRTSCHAFT (assegnato dall’omonima rivista tedesca di prestigiosi vini internazionali).
Abbiamo scattato una fotografia della fase che sta attraversando la produzione chiedendo spiegazioni a Francesco Perillo, Presidente dell’azienda:
“Tempo gradevole, aria fresca: il clima sembra aver creato le condizioni favorevoli per un’annata davvero importante.
Siamo molto fiduciosi.
Anche se la produzione è inferiore del 20%, si prospetta di qualità eccezionale.
Avremo un Aglianico del Vulture davvero ottimo“.
Dietro ogni singolo successo, tuttavia, c’è un notevole impegno: Cantina di Venosa, infatti, ricopre una superficie di circa 800 ettari e dispone di impianti all’avanguardia, ben integrati a tecnica, cura, rispetto per la tradizione e capacità di reinventarsi, specialmente in periodi come quello di lockdown appena trascorso:
“Questa emergenza, come per tutti, ha avuto conseguenze negative anche su di noi.
Abbiamo approfittato di un breve stallo iniziale per lavorare ancora di più.
La fase buia è passata in fretta e siamo riusciti ad incrementare la produzione e le vendite, anche grazie allo Shop Online.
Abbiamo puntato, come la nostra esperienza insegna, non solo sulla qualità dell’offerta ma anche su un servizio efficiente e immediato.
Il settore spedizioni è stato rafforzato per offrire il meglio in sole 24 ore in tutta Italia.
Siamo andati incontro anche alle esigenze delle enoteche che, avendo la possibilità di selezionare i prodotti per i loro clienti direttamente Online, hanno totalmente eliminato lo step del ‘fare magazzino’.
Siamo riusciti a mantenere alta la commercializzazione in tutti i settori della nostra filiera equamente distribuita, sulla scia del buon lavoro effettuato negli anni precedenti sul territorio, sulla cura delle nostre vigne e sulla comunicazione”.
Facciamo i complimenti alla Cantina di Venosa che continua a portare alto il nome dell’Aglianico del Vulture in tutto il mondo, grazie alla qualità dei suoi prodotti e grazie ai suoi ragazzi, menti e talenti brillanti della nostra amata Basilicata.