Con una determinazione dirigenziale del competente ufficio del Dipartimento Ambiente della Regione, approvata nei giorni scorsi, sono stati assegnati ai Comuni lucani macrofornitori di risorse idriche i contributi previsti dalla legge regionale n. 2/2019 (Benefici per la salvaguardia delle risorse idriche) per l’annualità 2019.
Lo rende noto l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Gianni Rosa, specificando che la somma erogata dalla Regione è pari a 1.202.783,04 così suddivisi:
- Abriola (PZ) 46.673,28;
- Castelluccio Inferiore (PZ), 111.006,72;
- Castelluccio Superiore (PZ), 116.052,48;
- Marsico Nuovo (PZ), 85.777,92;
- Marsicovetere (PZ), 16.398,72;
- Moliterno (PZ), 5.676,48;
- Nemoli (PZ), 57.017,09;
- Paterno (PZ), 186.693,12;
- San Severino Lucano (PZ), 239.673,60;
- Sasso di Castalda (PZ), 151.372,80;
- Tramutola (PZ), 17.660,16;
- Atella (PZ), 14.632,70;
- Brienza (PZ), 18.290,88;
- Francavilla sul Sinni (PZ), 7.568,64;
- Lauria (PZ), 14.254,27;
- Rivello (PZ), 18.290,88;
- San Fele (PZ), 12.614,40;
- Sant’Angelo le Fratte (PZ), 9.460,80;
- Trecchina (PZ), 10.091,52;
- Viggianello (PZ), 59.918,40;
- Rionero in Vulture (PZ), 3.658,18.
Così come prevede l’art. 7 della legge regionale n. 2/2019 i fondi, assegnati in parte anche “ai Comuni confinanti nei cui territori ricadano in tutto o in parte le aree di salvaguardia delle sorgenti”, serviranno “per la tutela e la garanzia del mantenimento delle condizioni ambientali delle fonti di approvvigionamento idrico da acquifero, per dare seguito all’implementazione di politiche tese allo sviluppo sostenibile”.
I Comuni non potranno però utilizzare queste risorse finanziarie per il completamento delle opere afferenti alle reti di distribuzione, perché questa finalità prevista inizialmente dalla legge regionale n. 2/2019 è stata esclusa da una sentenza della Corte costituzionale.
Rosa ha detto:
“Nonostante le ristrettezze di bilancio, la Giunta regionale in un rapporto di stretta collaborazione con i Comuni interessati, ha mantenuto l’impegno assunto di ristorare i territori che mettono a disposizione le risorse idriche e devono provvedere alla manutenzione e cura delle sorgenti e delle aree circostanti per consentire una gestione attenta e sostenibile delle risorse idriche.
Allo stesso tempo siamo impegnati, con l’Egrib e l’Acquedotto lucano, per ottimizzare la programmazione e la realizzazione di una serie di opere, già finanziate nell’ambito dei programmi comunitari, che sono indispensabili per migliorare l’efficienza delle reti idriche.
Il governo regionale guidato dal presidente Bardi conferma così la propria attenzione per l’ambiente e per le aree interne della Basilicata ed intende promuovere e rafforzare, in questo come in altri campi, quel rapporto di reciproca solidarietà fra i territori e le istituzioni che è alla base di una corretta idea di pianificazione delle politiche regionali. Un’idea che non si basa su sterili egoismi ma sulla valorizzazione delle istanze di tutti, in un’ottica di programmazione unitaria delle scelte per lo sviluppo della Basilicata”.