In merito alle recenti dichiarazioni rilasciate dal Sottosegretario alla Giustizia On. Ferri, circa la grave carenza di personale di Polizia Penitenziaria nelle carceri lucane, interviene l’USPP Basilicata (Unione sindacati di Polizia Penitenziaria).
Vito Messina segretario regionale USPP Basilicata, ha dichiarato:
“Ho letto attentamente le dichiarazioni anzidette e sono veramente soddisfatto, finalmente le tante denunce è proteste fatte negli anni non sono rimaste inascoltate.
Sono anni che noi della USPP Basilicata, nel tempo, ci siamo spesi per questi problemi, siamo scesi più volte in piazza a contestare tutto questo.
Sono anni che denunciamo anche un’alta carenza, grave, dei c.d. sottufficiali “ruolo sovrintendenti”.
Presso la struttura Penitenziaria della città di Melfi, struttura importante, vuoi per il territorio ove è dislocata, vuoi per la portata dei detenuti ospitati, non vi è alcun funzionario della Polizia Penitenziaria come addetto al coordinamento della mobilità dei detenuti “Nucleo Traduzioni e Piantonamenti”, non vi è nemmeno un funzionario di Polizia Penitenziaria, con mansioni di vice comandante, che sono figure vitali tra l’altro previste, per dare maggiore professionalità al ruolo che svolgiamo”.
Per Messina ben vengano le dichiarazioni del sottosegretario basta che si passi dalla parole ai fatti perché tra i tanti problemi da affrontare c’è: il mancato sblocco dei riordino delle carriere; sblocco del rinnovo degli stipendi; mobilità del personale a domanda sui trasferimenti su livello nazionale.
Conclude Messina:
“Bisogna intavolare tavoli tecnici veri sulle defezioni che si registrano nelle strutture penitenziarie, sotto i continui riflettori.
Ci auguriamo maggiore attenzione e maggiore sinergia tra le varie figure, con intenti tesi alla maggiore sicurezza per la comunità che gestiamo, anche a tutela di tutti gli operatori che vi operano nella strutture di tutto il distretto, noi della USPP Basilicata facciamo la nostra parte, con la speranza che chi è chiamato a decidere faccia la sua parte”.