Le “foibe” sono cavità carsiche dell’Istria con ingresso a strapiombo: qui circa 10000 italiani trovarono la morte.
Quando si parla di foibe si parla spesso di strage dimenticata ed è una storia che ha inizio nel 1943, in piena seconda guerra mondiale, dopo la firma dell’armistizio dell’8 Settembre.
In Istria e in Dalmazia (allora italiane) i partigiani slavi scatenarono la loro violenza contro gli italiani fascisti o non comunisti, gettandoli nelle foibe, perché considerati nemici del popolo. La violenza aumentò nella primavera del 1945 quando la Jugoslavia occupò Trieste, Gorizia e Istria per mezzo delle truppe del Maresciallo Tito: Tito voleva letteralmente pulire la figura Jugoslavia dai fascisti o da coloro che non si professavano comunisti. Le violenze proseguirono fino al 1947 quando venne fissato il confine tra Italia e Jugoslavia. Il nostro Paese, in seguito alla sconfitta durante la guerra, fu costretta a cedere Istria e Dalmazia e così 350.000 persone divennero esuli dimenticati da tutti e generando così un nuovo dramma sociale.
Il 10 Febbraio del 2005 il Parlamento italiano ha dedicato la giornata del ricordo ai morti nelle foibe.
A Rionero si vuole ricordare questa giornata con un incontro-dibattito su una delle pagine più buie della storia italiana.
Di seguito la locandina con il programma e gli interventi previsti.