Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Comitato Pro Parco del Vulture:
“Abbiamo tutti nella mente la recentissima contrapposizione tra i Sindaci della Comunità del Parco del Vulture, chiamati a nominare il Presidente dell’Ente da un lato e una moltitudine di cittadini appartenenti ad associazioni presenti sul territorio dall’altro; tale contrapposizione ha portato il Consiglio Regionale della Basilicata a far notare la ‘inopportunità’ delle AUTO-CANDIDATURE degli stessi Sindaci.
Tanto più perché, coloro che dovevano selezionare 5 possibili nominativi fra 30 candidati, selezionarono SE STESSI!
Ormai 3 mesi fa, il Consiglio regionale ha disposto che, i Sindaci che compongono la c.d. Comunità del Parco, dovessero presentare una nuova rosa di autorevoli ed esperte figure tra cui poter scegliere il Presidente.
Peccato che la disposizione stessa non contenesse un termine. Del tipo, fatelo quando volete.
Vogliamo credere che si tratti di una mera, seppur grave, dimenticanza, considerato che, ad oggi, con le nuove opportunità legate al Recovery Fund, il tempo è un il fattore più che mai determinante.
I Sindaci invece di operare celermente, individuando tra coloro che hanno inviato i curricula le figure che meglio possano incarnare le peculiarità e le attitudini proprie della figura del Presidente del Parco, tirano a campare, probabilmente confidando nell’eventualità che le prossime tornate elettorali di Rionero in Vulture (PZ) e Melfi (PZ) esprimano personalità meno ostili al loro disegno accentratore.
Al riguardo, giova ricordare che proprio i Sindaci di Rionero, Melfi e Ripacandida (PZ), hanno cercato, inutilmente, di assolvere a una funzione di mediazione, per impedire, come regolarmente si sta verificando, che si arrivasse ad una tale, emblematica, situazione di stallo.
Intanto il Parco del Vulture langue, così come inevitabilmente languono le risoluzioni alle problematiche relative alla meravigliosa e bistrattata zona dei Laghi di Monticchio, la messa a sistema delle Cascate di San Fele e delle meravigliose colline dell’Aglianico; probabilmente sentiremo nuovamente parlare di queste aree unicamente in occasione degli assalti di Pasquetta e Ferragosto.
Insomma, il Vulture non vedrà mai una cabina di regia in grado di rilanciare il turismo nel suo complesso.
Non è questo che vogliamo.
Chi deve, faccia!
Occorre con urgenza creare quel motore che sappia vincere la sfida del rilancio del Vulture, intercettando anche fondi per la Transizione Verde previsti dal Recovery Plan.
Proprio per questo chiediamo agli organi preposti che venga immediatamente convocata l’assemblea della Comunità del Parco del Vulture e che si prenda atto delle decisioni e dei rilievi del Consiglio Regionale, procedendo immediatamente alla istruttoria delle candidature presentate ormai a Luglio del 2020 e, dunque, alla valutazione dei migliori Curricula.
Il Presidente del Consiglio Regionale chieda, altrettanto immediatamente, conto dell’operato della Comunità e dell’osservanza delle indicazioni e delle prescrizioni inviate.
Da parte nostra, pur consapevoli di aver sventato una manovra dolosamente preordinata, utile solo all’assegnazione di qualche poltrona di ‘riposizionamento’, in dispregio di ogni professionalità e qualificazione, rimarremo vigili ed attenti nell’evitare l’ennesimo naufragio del Parco, dando corso, in mancanza di risposte celeri ed esaustive, a tutte le iniziative a tutela del nostro territorio”.