Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa, arrivato alla nostra Redazione, emesso dal Procuratore della Repubblica di Potenza, dott. Francesco Curcio:
“Nelle prime ore della mattinata odierna, a conclusione di complesse ed articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza e condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Melfi, è stata data esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare personale in carcere, disposta dal G.I.P. del Tribunale di Potenza, nei confronti di L. L. di Melfi, ritenuto gravemente indiziato di porto e detenzione illegale di numerose armi da guerra e ricettazione.
Le indagini sono scaturite dal sequestro di un fucile mitragliatore da guerra di provenienza statunitense, un fucile da caccia, due pistole ed il relativo ed ingente munizionamento, effettuato, in data 19 ottobre 2020, dal Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Melfi presso un deposito agricolo dell’agro melfitano, che portò all’arresto nella flagranza del reato di detenzione illecita di armi e munizionamento da guerra del proprietario del citato capannone, un imprenditore agricolo quarantasettenne a nome M. M.
La successiva attività investigativa coordinata da questo Ufficio e svolta dai CC di Melfi, di ricondurre la provenienza delle armi da fuoco sequestrate a L. sottoposto, stamane, alla misura cautelare della custodia in carcere.
Le indagini hanno, infatti, evidenziato che L. aveva affidato l’arsenale sopra descritto e sequestrato, in regime di custodia temporanea, all’imprenditore melfitano all’epoca tratto in arresto.
Dalle indagini svolte è, poi, emerso che l’arrestato risultava inserito in un vasto ed illecito mercato d’importazione (e, quindi, di rivendita sul territorio nazionale) di armi da fuoco clandestine (anche da guerra) e di esplosivi di uso militare di eccezionale pericolosità, la cui tipologia viene di norma utilizzata da organizzazioni criminali per lo svolgimento di gravi attività delittuose.
Le indagini sono in pieno svolgimento”.