I Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, oltre alle attività di controllo del territorio finalizzate, tra l’altro, ai tempi del “Coronavirus”, a verificare il rispetto dei provvedimenti governativi per contenerne la diffusione, stanno rivolgendo sempre maggiore attenzione a coloro che, nel particolare momento, sovente navigano nella rete, per le più diverse esigenze, risultando, pertanto, esposti a possibili contatti con malintenzionati, di cui potrebbero divenire vittime di reati informatici.
In tale ottica, per i casi di seguito descritti, i Carabinieri dei locali Comandi Stazione hanno individuato e deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria 6 persone, tutte residenti in altre regioni, responsabili di truffa, via web, ai danni di ignari cittadini.
Nel dettaglio, all’esito di distinte indagini, è stato accertato che a:
- Rionero in Vulture:
un 23enne, dopo avere avuto contatti con la titolare di un’attività commerciale del luogo, mediante un falso profilo su social network, ha indotto la donna ad emettere vari buoni spesa per acquisti on line, per un valore complessivo di 1.200 euro, assicurando, fraudolentemente, che, quanto prima, avrebbe saldato il debito direttamente presso detto esercizio. Il ragazzo, però, non ha mantenuto la promessa;
una 23enne e una 34enne, a seguito di contatti con un giovane del posto, fingendosi agenti assicurativi, lo hanno indotto a stipulare on line, su un sito di brokeraggio assicurativo, una polizza r.c.a., di fatto mai attivata. La vittima, per la stipula del contratto, ha accreditato sul conto corrente bancario di una delle due donne la somma di 400 euro;
- Melfi, un 35enne, dopo avere inserito un annuncio sul web inerente la vendita di un componente di impianto Hi-Fi, ha indotto un uomo del posto, interessato all’acquisto, ad accreditargli 150 euro su carta prepagata a lui intestata, quale corrispettivo. L’inserzionista ha poi omesso la spedizione del prodotto pattuito.
Gli episodi descritti costituiscono un’utile occasione per invitare ancora una volta i cittadini, potenzialmente coinvolti in casi analoghi, a rivolgersi immediatamente alle Stazioni dell’Arma distribuite capillarmente nei 100 comuni potentini o a inviare segnalazioni al Numero Unico di Emergenza “112” dell’Arma, così da consentire di poter attuare investigazioni tempestive e risolutive in ordine a tali condotte subdole, utili per poter risalire ai responsabili di siffatti reati.