Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa di CGIL (Camera del lavoro comunale di Melfi) firmato da Michele Petraroia sullo stabilimento Stellantis di Melfi (PZ).
Ecco quanto riportato:
“Melfi (PZ) ha chiamato a raccolta i lucani per confrontarsi sulla crisi della più importante ed innovativa area industriale del Mezzogiorno, definire le iniziative da intraprendere e unire le Istituzioni, le organizzazioni imprenditoriali, il sindacato e le comunità locali in una mobilitazione straordinaria in difesa del lavoro e per innalzare gli standard di competitività sistemica di un territorio chiave per la tenuta sociale di vaste aree del Centro-Sud.
Nell’Italia post-pandemia sarà necessaria seguire le disposizioni dell’Unione Europea e investire la parte preponderante dei 209 miliardi del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) nel Mezzogiorno che dovranno saggiamente intrecciarsi con la programmazione dei fondi strutturali comunitari 2021-2027 e coi Fondi FSC 2021-2027.
In questa sfida europea che mira a estendere le opportunità di sviluppo verso il Mediterraneo investendo sui porti, sull’alta velocità ferroviaria, sulla connessione veloce, sul miglioramento delle infrastrutture materiali e immateriali, sugli interporti, sui centri di ricerca, sull’efficientamento della pubblica amministrazione, sull’innovazione tecnologica, sul sistema delle Università e su politiche di formazione continua, riqualificazione professionale, riconversione energetica e inclusione sociale, il Governo Draghi e le Regioni del Centro-Sud non possono non assumere la centralità strategica della tenuta dell’area industriale di Melfi.
Gli stabilimenti più avanzati in Italia nel settore dell’automotive sono in quest’area e la loro prospettiva è strettamente interconnessa con altri impianti del Centro-Sud di STELLANTIS e dell’indotto.
I Presidenti di Puglia, Basilicata, Campania, Molise, Lazio e Abruzzo saranno obbligati a rincorrere le vertenze dell’indotto metalmeccanico, azienda per azienda, misurandosi sui contraccolpi dei tagli dei volumi e sul riorientamento del piano industriale STELLANTIS elaborato a Parigi da Carlos Tavares che con grande efficacia ha dichiarato :
‘un lavoratore italiano percepisce un salario più basso rispetto a metalmeccanici francesi o tedeschi, ma produrre un auto in Italia costa di più’.
Al cospetto di una simile prospettiva è un buon segno che Melfi (PZ) chiami a condividere un proprio atto amministrativo, i principali rappresentanti delle Istituzioni, delle Imprese e del Sindacato, non per limitarsi a lanciare uno sterile appello al Presidente Draghi, bensì una PROPOSTA capace di veicolare finanziamenti del PNRR, dei fondi strutturali europei e del FSC 2021-2027 per innalzare la competitività esterna dell’area industriale più innovativa del Mezzogiorno.
Per avviare un confronto serio è essenziale che la Puglia e la Campania condividano le schede sul PNRR per collegare Melfi (PZ) ai corridoi europei, all’alta velocità Napoli-Bari, alle ZES (zona economica speciale) Adriatica e Tirrenica coi porti di Bari-Brindisi e Napoli-Salerno oltre alla Zes Ionica col porto di Taranto.
Si parta da qui evitando che Draghi invii il 30 Aprile a Bruxelles le schede sul PNRR senza chiedere un euro per Melfi (PZ)“.