Oggi, 8 Maggio, si celebra San Michele Arcangelo, protettore del Monte Vulture.
Figura amata dalla comunità, si festeggia a Settembre e a Maggio e vede in Monticchio un luogo sacro, meta di pellegrini nonché di turisti per via della bellezza dell’Abbazia e del contesto naturale dei Laghi in cui sorge.
L’Abbazia di Monticchio è strettamente legata al santuario di Monte Sant’Angelo sul Gargano.
Qui infatti l’arcangelo sarebbe apparso a san Lorenzo Maiorano, vescovo di Siponto nel 490 e, indicatagli una grotta sul Gargano, lo invitò a dedicarla al culto cristiano.
Il culto di San Michele fu assai caro ai Longobardi, e in Italia l’arcangelo Michele è patrono di molti paesi e alcune città. Sul monte Pirchiriano, nel territorio di Sant’Ambrogio di Torino, i Longobardi costruirono una piccola edicola dedicata all’Arcangelo Michele, che successivamente, nell’anno 986, divenne abbazia denominata sacra di San Michele.
Questi due luoghi vanno a formare, assieme a Mont Saint Michel in Francia, la cosiddetta “Spada di San Michele“, con la quale l’arcangelo sconfisse il demonio lasciando un lungo solco nel terreno.
Da questa linea che congiunge i tre punti geografici si è costituita la “Via Angelica”, percorsa da migliaia di pellegrini.
Quest’anno però, a causa della Zona rossa in cui ricade Rionero in Vulture e soprattutto di Atella, la Badia resterà chiusa il giorno della festa.
Nonostante l’Abbazia resti chiusa, grande e indissolubile è la devozione dei fedeli per San Michele, i quali si uniranno in preghiere personali.