Se avete lavorato in Svizzera o avete dei parenti che anni fa hanno svolto prestazioni lavorative in questa nazione, informateli che potrebbero avere diritto ad alcune forme di pagamento maturate nel corso degli anni.
A spiegare di cosa si tratta e le modalità per chiedere l’accredito di queste somme è Giuseppe Ticchio, responsabile della Federazione e dello Sportello Basilicata in Svizzera che in una nota ha annunciato:
“Alla vigilia della Riunione della Commissione Regionale dei Lucani nel mondo, come Federazione delle Associazioni Lucane e Sportello Basilicata in Svizzera, con la presente siamo certi di fare cosa gradita a tutti i nostri corregionali che negli anni passati hanno lavorato in Svizzera e come tali, molto probabilmente, al loro rientro in Basilicata, si sono dimenticati di ritirare i loro beni maturati in Svizzera”.
Ticchio spiega:
“Le Autorità svizzere hanno creato un fondo speciale dove confluiscono e sono depositati svariati milioni di franchi.
Questi sono fondi di lavoratori che hanno lavorato in Svizzera negli anni e decenni passati e nel momento che sono rientrati nei loro paesi d’origine, compresi Italiani e nostri corregionali, si sono dimenticati di richiedere questi averi.
Siano essi del primo pilastro, cioè la pensione dello Stato, sia essi del secondo pilastro, vale a dire la pensione integrativa.
Negli anni e decenni passati tanti nostri corregionali sono passati per questo Paese e come Federazione Lucana e Sportello Basilicata in Svizzera abbiamo fondati sospetti che una parte di questi averi dimenticati possono appartenere anche ai tanti nostri corregionali che hanno dimorato e lavorato in Svizzera”.
Oggi e domani a Potenza è prevista la riunione della Commissione dei Lucani nel Mondo, la quale invita tutti gli interessati a partecipare all’incontro per fornire suggerimenti sull’iter da intraprendere per una richiesta atta a recuperare questi averi dimenticati.
Se conoscete qualcuno che ha lavorato in Svizzera non esitate a metterlo al corrente di questa importante situazione.