“Oltre 40mila persone tra le fasce più a rischio ancora senza vaccino. Nemmeno la prima dose.
Parliamo della popolazione che rientra in almeno tre generazioni.
Dagli over 60 in su. Ma come intendono Bardi, Leone e la Task Force recuperare questo gap?
Si fa un gran parlare della Basilicata ‘prima Regione d’Italia’ per vaccini inoculati in base alla popolazione.
Ma chi sono le persone che abbiamo vaccinato? Troppi caregiver, o presunti tali, guardando il report del ministero”.
Così il segretario della Uil Pensionati di Basilicata, Carmine Vaccaro, torna sulla campagna delle vaccinazioni anti-Covid, alla luce del monito del commissario nazionale per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo:
“Figliuolo ha sollecitato le Regioni a fare di più e meglio sulle categorie più esposte. Prima gli over 60 e i fragili, poi gli altri. Noi che abbiamo fatto?
La Basilicata ha dato priorità ai giovani e solo a fine maggio ha aperto la fase delle vaccinazioni per i cittadini ultra sessantenni.
Abbiamo vaccinato circa 60mila caregiver e ci mancano ancora 40mila tra sessantenni, settantenni e ottantenni. Chiedo alle istituzioni regionali cosa intendono fare.
Figliuolo ha suggerito finanche la possibilità di intercettarli a casa o al telefono, uno per uno.
Se dovesse essere questa la soluzione io dico di metterla in pratica subito.
Adesso si aprono le prenotazioni agli under 40 e il mio timore è che queste nuove generazioni possano tagliare la fila per i meccanismi ancora poco chiari della piattaforma. Come è accaduto per over 40 su over 50.
La Basilicata è tra le regioni che hanno vaccinato meno over 60 solo il 59% ha ricevuto la prima dose, a fronte del 70% a livello nazionale.
Colmare questa falla è un dovere e parlare di modello virtuoso mi sembra un azzardo. Ribadiamo l’esigenza di mettere in totale sicurezza la popolazione più fragile (anziani e disabili), sollecitando in tal senso la Regione, il presidente e l’assessore alla Sanità.
Senza contare le vaccinazioni a domicilio per i fragili non deambulanti, partite solo qualche settimana fa.
Anche su questo chiediamo venga fatta al più presto chiarezza”.
Inoltre Vaccaro si sofferma sulle liste d’attesa ancora bloccate e sulla possibilità offerta dal Sostegni bis /decreto legge 73 del 2021 in materia di salute, servizi sociosanitari e disabilità:
“Nella nostra Regione ci sono gravi ritardi sugli screening oncologici e su tante altre prestazioni.
È inammissibile.
L’articolo 26 recante le disposizioni in materia di liste di attesa e utilizzo flessibile delle risorse prevede la proroga fino al 31 dicembre 2021 delle misure straordinarie, già introdotte dal Decreto agosto, in materia di abbattimento delle liste di attesa, per il recupero delle prestazioni di ricovero e per il recupero delle prestazioni di specialistica ambulatoriale.
La norma prevede la possibilità per le Regioni di ricorrere, anche, all’acquisto di prestazioni ospedaliere e di specialistica ambulatoriale da privato, fermo restando il prioritario ricorso al riconoscimento delle prestazioni aggiuntive al personale impiegato nelle strutture pubbliche”.
Infine la necessità di garantire la copertura finanziaria per le spese sanitarie per pazienti ex Covid:
“La copertura avverrà attraverso l’utilizzo delle risorse non impiegate nell’anno 2020 previste del decreto 104/2020.
L’articolo 27 prevede l’esenzione dal ticket per prestazioni di monitoraggio per pazienti ex Covid per un periodo di due anni.
Il fine è quello di garantire una presa in carico omogenea su tutto il territorio nazionale, mediante un programma di monitoraggio dedicato, delle persone che hanno avuto un quadro clinico severo Covid 19 correlato e che potrebbero nel tempo mostrare effetti cronici della malattia.
Chiedo ai nostri amministratori quando e come verranno applicate queste disposizioni”.