Poche settimane fa abbiamo parlato del boom delle nascite all’Ospedale di Melfi (PZ) nonostante le numerose difficoltà dovute al Coronavirus e alla carenza di personale.
A questo proposito, per poter migliorare i livelli di efficienza nel presidio ospedaliero in questione, il sindaco di Melfi, Livio Valvano, ha rivolto un invito al Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi ed all’Assessore regionale, Rocco Leone, insieme ai rappresentanti delle altre Comunità locali.
L’assessore alla sanità, Rocco Leone, risponde all’invito sottolineando una serie di miglioramenti e attività messe in campo per raccontare cosa la Giunta Regionale ha fatto per la comunità del Vulture-Melfese.
Di seguito pubblichiamo il Comunicato Stampa di FP Cgil Potenza giunto alla nostra Redazione come risposta a quanto scritto dall’assessore Leone e con il quale si denuncia uno stato di fatto della situazione dell’ospedale di Melfi (PZ) differente da quanto raccontato.
Ecco, quindi, la replica all’assessore Leone:
“Le RSU CGIL del presidio esprimono la propria incredulità nel prendere atto delle ultime dichiarazioni dell’Assessore Leone, sulle presunte attenzioni della Giunta Regionale, sottolineando la differenza col passato, sulla Sanità locale verso la comunità di Melfi (PZ), considerato che dal suo insediamento a oggi invece, la Giunta ha operato in continuità con il becero passato e la riforma della rete ospedaliera, contribuendo con le sue non scelte, a impoverire ulteriormente la Sanità del Vulture Alto Bradano.
Egregio Assessore, senza voler entrare nel merito di tutte le criticità del nostro Ospedale ma, solo su quelle da lei segnalate, riteniamo doveroso fare delle precisazioni.
Innanzitutto riteniamo, che quando ci si rivolge pubblicamente ai cittadini di un territorio, per rispetto e per non mandare in confusione chi l’ha votato bisognerebbe avere l’onestà intellettuale di rappresentare a loro una foto ‘reale’ dell’Ospedale e non millantare ‘l’isola che non c’è’, perché altrimenti il Suo intervento potrebbe sembrare essere solo finalizzato ad uno scopo elettorale.
Nella Sua narrazione fiabesca, degli interventi effettuati per l’Ospedale di Melfi, ha vantato un elenco di iniziative messe in atto dalla Sua Giunta Regionale che ci permetta di dissentire, come:
- la realizzazione nel pronto Soccorso di nuove aree contumaciali con due box di biocontenimento e dell’acquisto di nuove attrezzature:
interventi effettivamente realizzati ma, che attualmente non sono ancora operativi, perché?
- L’acquisto di una colonna di videoendoscopia digestiva e n. 3 gastroscopi:
allo stato attuale non è stata ancora indetta nessuna gara per il loro acquisto. Altro che fase conclusiva!!
- l’acquisto di un ecotomografo e di un telecomandato digitale per la radiologia:
attualmente non esiste alcun provvedimento per l’acquisto di questi macchinari, nonostante le ripetute sollecitazioni per l’ammodernamento delle apparecchiature vetuste della Radiologia.
Forse si confonde con altri presidi dell’Azienda?
- Un corposo allestimento di attrezzature per la sala operatoria:
non c’è traccia di queste attrezzature, mancano addirittura le suturatrici cutanee.
- la presunta assunzione di otto medici per il Pronto Soccorso:
attualmente il personale medico del Pronto Soccorso per garantire i LEA è costretto con grande spirito di sacrificio a un surplus orario, facendo ricorso alla attività aggiuntiva, che è l’humus ideale per l’incremento del lavoro stress correlato e del rischio clinico.
- il presunto reclutamento di personale del comparto:
dall’insediamento della nuova Giunta Regionale a oggi, contrariamente a quanto Lei ha affermato ma, sempre in continuità con la vecchia Giunta, l’emorragia del personale infermieristico e OSS è continuata.
Dal Suo insediamento ad oggi l’Ospedale chiude con un saldo negativo del personale del comparto.
Questa carenza di personale confermata, in piena pandemia dagli effetti devastanti, nonostante il Decreto Cura Italia n. 18/2020, convertito nella Legge n. 27/2020 facilitasse le assunzioni.
Concludiamo ricordandole che oggi nell’Ospedale Melfi (PZ) la triste realtà è che per carenza del personale infermieristico e OSS, non è possibile garantire, in tutti i reparti, la presenza di almeno due infermieri nelle ventiquattro ore in modo da assicurare un livello assistenziale decoroso e un livello minimo di assistenza domestico/alberghiero e igienico/sanitario ai pazienti, violando le più elementari norme per la tutela della dignità della persona, oltre che la salute!!
E fra poco comincia l’estate…”.