“Il bando per l’affitto dell’asilo nido comunale fatto dall’amministrazione pentastellata, ha l’odore dell’ennesimo servizio negato alla comunità Venosina”.
È quanto dichiarato dal capogruppo Mollica e dal consigliere Antenori di Venosaduemilaventiquattro.
Prosegue la nota:
“Dopo due anni di chiusura dell’asilo nido e la promessa di un bando per la riapertura, sia pure con gestione privata, si tira fuori dal cilindro un bando di fitto locali per quasi 10.000 euro l’anno che non porterà alla partecipazione di alcun soggetto interessato.
Si deve tenere conto infatti che, oltre all’affitto, ci sono le spese di gestione del locale e ciò porterebbe il costo di una retta a non meno di 500/600 euro mensili a bambino.
Nessuna famiglia potrebbe sostenere tali costi anche se di figli ne avesse solo uno.
Eppure nel programma elettorale e nelle dichiarazioni ad una nostra interrogazione questa amministrazione aveva dichiarato l’intenzione di voler aiutare ed agevolare le famiglie rendendo il servizio davvero ‘sociale’.
I costi precedenti, di gestione comunale, erano di 250.000 euro, adesso verrebbe da chiedersi: Ma se realmente si voleva dare un servizio, non sarebbe stato più opportuno dare un contributo di 20/30 Mila euro a chi volesse gestire il servizio per essere in tale maniera realmente di aiuto a tutte quelle famiglie che hanno la necessità di fruire dell’asilo nido?
Inutile girarci intorno! Questa amministrazione vorrebbe solo fare cassa con il bando e non realmente rendere un servizio alla comunità.
L’ennesima chiusura annunciata di un’amministrazione che sta portando il Comune di Venosa sempre più verso il disastro sociale ed economico.
Che gli amministratori venosini prendano in seria considerazione la decisione di dimettersi per acclarata incapacità”.