L’inchiesta napoletana sugli appalti Consip e sugli interessi dell’imprenditore napoletano Alfredo Romeo coinvolge anche la Basilicata.
Le indagini condotte dai pm di Napoli Henry John Woodcock e Celeste Carrano hanno fatto emergere alcune intercettazioni che gettano ombre su diverse gare d’appalto in tutta Italia, da Palermo a Napoli, dalla Basilicata a Roma.
In un’informativa già depositata, quella redatta dai carabinieri del Noe il 25 Novembre scorso, compaiono stralci di colloqui (tra Alfredo Romeo e l’ex deputato di An Italo Bocchino) tuttora al vaglio dei magistrati.
Nell’edizione di ieri del giornale “La Stampa” si legge:
“I fratelli Pittella
In Basilicata, non cambia la musica.
C’è un ennesimo business che piacerebbe tanto ad Alfredo Romeo. Ma c’è un ma.
Scrivono i carabinieri del Noe:
«Italo dice di aver acquisito informazioni da un ex consigliere regionale della Basilicata, il quale gli aveva indicato che le gare erano oggetto di “vendita” da parte del Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ma che in tale ambito potevano anche percorrere il canale del fratello di quest’ultimo, meno costoso».
Qua occorre muoversi, incalza Bocchino.
E Romeo: già mosso, nel senso che ho contattato chi di dovere.
Questa l’intercettazione, in cui Bocchino ripete le parole del suo informatore lucano:
«Noi abbiamo il sindaco sia a Matera che a Potenza, che sono due ex An! Mi ha detto… decide… solo ed esclusivamente il Presidente della Regione… Pittella fa lui.
Allora se passate con il fratello è più di alto livello e costa un po’ meno (sorride), perchè è un po’ più pulita la cosa… Se passate per lui è un pochino più aggressivo!».
Della vicenda se ne era già parlato nei giorni scorsi facendo scattare immediatamente la replica del governatore lucano Marcello Pittella il quale si è detto totalmente estraneo ai fatti:
“Mi sento totalmente estraneo dalle notizie riportate in queste ore da alcuni giornali.
Non conosco assolutamente l’ex onorevole Italo Bocchino. Non ho mai avuto richieste di incontro e non ho mai avuto contatti su gare da appalti dal signor Romeo”.
Va inoltre precisato che sia il governatore lucano Marcello Pittella sia suo fratello Gianni Pittella (vicepresidente del parlamento Europeo) al momento non risultano indagati.