“Il 23 Luglio del 1930 vi fu un terremoto che sconvolse la vita del Vulture-Melfese.
Rapolla, Barile, Rionero, Atella e Melfi ebbero i danni maggiori.
Il ricordo di un episodio tragico avvenuto 91 anni fa ci impone anche la necessità di non dimenticare come una grande parte del nostro territorio sia interessata da eventi sismici e che la prevenzione è un dovere morale e istituzionale.
Oggi abbiamo non solo tutto il know-how, ma anche l’esperienza e i dati storici per poter porre in essere tutte le misure di prevenzione per evitare o limitare le future calamità naturali.
Viviamo un’epoca contraddistinta da una grande sensibilità ambientale, forse la più elevata dei tempi moderni, e oggi vi sono anche tutti gli strumenti normativi e finanziari per far fronte alle tante criticità che ben conosciamo.
Le capacità riconosciute al nostro Paese nel campo dell’emergenza – al netto di criticità che purtroppo noi lucani ben conosciamo – vanno declinate anche nel campo della prevenzione.
A tal fine è utile, necessario e doveroso il ricordo di un evento che ha segnato le vite dei nostri avi e che speriamo possa essere da monito anche per le scelte future che – come cittadini e come istituzioni – dovremo compiere”.
Lo afferma in una nota il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.