A Venosa nei giorni scorsi è stato presentato il progetto “la Casa di Rosangela D’Ambrosio Onlus”, in ricordo di Rosangela D’Ambrosio, prematuramente scomparsa.
Rosangela nasce a Milano il 27 Gennaio 1986.
Per mamma e papà è il primo grande dono di Dio.
Apprezza il valore della vita e cerca di viverla intensamente, lasciando un segno in tutti quelli che incontra nel percorso della sua vita.
La sua specialità è il sorriso.
Ama viaggiare e non perde mai occasione per farlo.
Dopo aver frequentato il liceo si iscrive alla facoltà di psicologia.
Un anno dopo cambia facoltà e si iscrive a Scienze umanistiche per la comunicazione. È soddisfatta della scelta e prosegue con interesse gli studi, fino contattare il professore per la tesi: è affascinata da Dante, dal suo viaggio nell’aldilà e dalla magnificenza con cui lo descrive.
Ma non riesce a portare avanti il suo progetto perché muore improvvisamente il 29 Agosto 2009, a soli 23 anni.
Rosangela era una giovane sensibile e soffriva per le ingiustizie nel mondo, soprattutto quelle nei confronti dei più piccoli, di chi era particolarmente fragile.
Avrebbe voluto andare in India per vedere un sorriso come il suo sul volto di quei bambini sfortunati, che vivono nella povertà, senza cibo, senza istruzione, quei bambini che si ammalano facilmente, che vivono in condizioni sociali svantaggiate e che meritano di vivere con dignità.
Ecco perché, grazie a tutte le persone che ci hanno creduto e per onorare la memoria di Rosangela, è nata la Fondazione Rosangela D’Ambrosio Onlus.
L’azione della Fondazione ha raggiunto anche Venosa con un lodevole progetto per accogliere i bambini bisognosi di cure ed assistenza.
Riferisce Pietro Villonio, zio di Rosangela:
“Un progetto bellissimo dove il protagonista assoluto è l’amore per i bambini.
Un ringraziamento va al Comune di Venosa (all’amministrazione attuale e a quella precedente) che ci ha assegnato il terreno dove costruire la casa Rosangela D’Ambrosio.
Un sentito ringraziamento al geom. Giuseppe Giambitti per aver contribuito alla stesura del progetto preliminare.
Grazie all’ing. Rocco Ditommaso (Sisia srl) per aver progettato la parte strutturale e all’ing. Marica Colaianni (Sisia srl) e all’architetto Maria Antonietta Bonifacio per aver progettato la parte architettonica.
Grazie al Geologo dr. Giovanni Soldo per lo studio del sottosuolo.
Questi professionisti hanno donato e continueranno a donare la loro opera fino al termine e alla consegna delle chiavi della struttura.
Contiamo di ultimare la struttura entro 15/18 mesi dall’inizio dei lavori“.
Il complesso sarà suddiviso in due macro zone:
- una dedicata alla comunità residenziale gestita da un soggetto partner attualmente individuato nel “Cerchio Magico”,
- l’altra “polifunzionale” dove la Fondazione, tramite i suoi volontari e quelli del partner, intende implementare i servizi dedicati all’infanzia e alla famiglia, tramite doposcuola, attività ricreative, attività di sostegno psicologico, segretariato sociale, promozione della cultura dell’affidamento familiare e per la costituzione di un gruppo di “famiglie risorsa” che possano sostenere le famiglie in difficoltà.