Così Pietro Simonetti (Cseres), in un comunicato stampa:
“Il Ministro del lavoro, con il Piano ‘Gol’ (Garanzia occupabilità dei lavoratori) vuole utilizzare circa 5 miliardi per ridare e dare lavoro a tre milioni di lavoratori italiani.
Almeno trentamila persone in Basilicata, il 75% donne, con un investimento di 50 milioni.
Si tratta di un progetto ambizioso finanziato con PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per ricollocare le persone che hanno perso il lavoro e per i disoccupati.
Alla Basilicata andrebbero circa 50 milioni da spendere entro il 2026 con specifiche misure da attuare.
Forse è la prima volta che si presenta l’occasione per predisporre un Piano regionale del lavoro, previsto per legge, con risorse certe.
Piano non predisposto da anni.
Adesso ci sono le condizioni per programmare e ottenere risultati anche in politica industriale, riutilizzando anche i 100 capannoni vuoti, con servizi di cura, nella Pubblica amministrazione e negli altri comparti.
Occorre che la Regione, le parti sociali ed il resto della comunità regionale, con il sostegno di progettisti di livello internazionale, definiscano un vero Piano triennale del lavoro.
Il tempo stringe.
Si archivi la battaglia navale dei comunicati stampa, dei segnali di fumo e delle parate di “reclame”.
Il lavoro non viene dal cielo, occorre programmazione e l’adozione di vere poiché attive per il lavoro: per questo occorre bandire i concorsi per utilizzare i 2,5 milioni disponibili per l’assunzione di 70 operatori nei centri per l’impiego“.