I Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, nel delicato periodo connotato dal protrarsi dell’emergenza epidemiologica da “Covid-19”, in tutt’uno con le diuturne attività di controllo del territorio, sono sempre più concentrati nel monitoraggio del web, rivolgendo particolare attenzione a coloro che, anche a causa della maggiore permanenza negli ambienti domestici, sovente navigano nella rete, per le più diverse esigenze, risultando, pertanto, esposti a possibili contatti con malintenzionati, di cui potrebbero divenire vittime di reati informatici.
In tale ottica, per i casi di seguito descritti, i Carabinieri dei locali Comandi Stazione hanno individuato e deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria 9 persone, tutte residenti in altre regioni, responsabili di “truffa”, nonché accesso ad un sistema informatico o telematico, via web, ai danni di ignari cittadini.
Nel dettaglio, all’esito di distinte indagini, è stato accertato che a:
- Barile (PZ): una 46enne, dopo avere pubblicato un’inserzione su un social network per la vendita di una console da tavolo per videogiochi, ha indotto un uomo del posto, interessato a comprarla, ad accreditare 150 euro sulla propria carta prepagata, quale corrispettivo pattuito.
La venditrice, però, incassati i soldi, ha poi omesso la spedizione della merce, rendendosi irreperibile;
un 46enne, dopo avere avuto contatti con un giovane del luogo, attraverso un servizio di rete, per la vendita di un giocattolo, l’ha indotto ad effettuare un bonifico bancario di 460 euro sul proprio conto corrente, quale compenso per l’acquisto del prodotto, che, tuttavia, non è mai stato recapitato al compratore;
- Vietri di Potenza: un 27enne ed una 50enne, dopo avere inserito un annuncio su un sito di shopping online per la vendita di un trattore agricolo e avuto contatti con un uomo del posto, sono riusciti nel loro intento di farsi accreditare 500 euro, quale acconto, tramite versamento su carta prepagata nella loro disponibilità, senza successivamente fare arrivare il mezzo a destinazione;
- Oppido Lucano (PZ): una 41enne, dopo avere pubblicato un’inserzione su un sito internet per la vendita di una piscina e dei relativi accessori, con artifizi e raggiri, ha indotto una donna del luogo, propensa all’acquisto, a fare un bonifico di 780 euro sul conto corrente bancario a lei intestato, quale accordo tra le parti.
La vasca artificiale, tuttavia, non è mai stata consegnata alla compratrice;
- Bella: un 27enne, dopo avere inserito un annuncio online, per la vendita di una macchina agricola, ed essere stato contattato da un uomo del posto, interessato alla compravendita, l’ha indotto ad effettuare un bonifico di 1.400 euro sul proprio conto corrente, quale corrispettivo dell’elettrodomestico.
L’inserzionista, quindi, ricevuto il pagamento, non ha poi inviato il mezzo convenuto;
- Ruoti (PZ): un 20enne, dopo avere posto in vendita un televisore e un personal computer, attraverso un social media, nonché avuto contatti con una persona del luogo, intenzionata al loro acquisto, l’ha indotta ad accreditargli, sul proprio conto corrente bancario, la somma di 240 euro, omettendo, però, successivamente, la spedizione della merce;
- Anzi (PZ): un 20enne e una 37enne, dopo avere avuto contatti con una giovane del posto, con artifizi e raggiri, l’hanno convinta a fornire i dati relativi alla propria carta di credito, così sottraendole la somma di 3.170 euro.
Gli episodi descritti rappresentano un’utile occasione per invitare ancora una volta i cittadini, potenzialmente coinvolti in casi analoghi, a rivolgersi immediatamente alle Stazioni dell’Arma distribuite capillarmente nei 100 comuni potentini o a inviare segnalazioni al Numero Unico di Emergenza “112” dell’Arma, così da consentire di poter attuare investigazioni tempestive e risolutive in ordine a tali condotte subdole, utili per poter risalire ai responsabili di siffatti reati.