Nelle sale operatorie del presidio di Melfi (PZ) dell’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo trattamento chirurgico della sordità con tecnologia di ultimissima generazione “Cochlear Osia”, il primo in Italia su paziente adulto con perdita completa dell’udito da un lato.
Si tratta di un dispositivo dotato di una parte interna che viene impiantata chirurgicamente composta da un sistema di ancoraggio in titanio, un magnete, dei circuiti ed un sistema di trasduzione piezoelettrico, che si associa ad una componente magnetica esterna, a forma di bottone sottile, che contiene microfoni e batteria ricaricabile, che si posiziona al di sotto dei capelli, interfacciabile con gli smartphone.
Il dispositivo è destinato prevalentemente ai pazienti affetti da sordità complete monolaterali e consente di riprendere a sentire i suoni e le parole provenienti dal lato leso, oltre che a riuscire a localizzare nuovamente la posizione della fonte sonora ambientale, ovvero le due principali difficoltà del paziente affetto da questo tipo di sordità.
L’intervento è stato eseguito dal dottor Italo Cantore, dal dottor Giuseppe De Cunto e dagli specialisti otorino dell’Azienda, in equipe con l’anestesista dottor Felice Severino, la dott.ssa Romina Anguilano, il Dott. Mauro Rosucci e l’infermiera strumentista Giuseppina D’Elia.
Queste le parole del dott. Felice Severino, Direttore dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Melfi:
“L’intervento eseguito giovedì 9 presso l’ospedale di Melfi, rientra in un programma aziendale generale di rilancio degli ospedali periferici, fortemente voluto dal direttore generale Spera.
Anche in questa occasione, il servizio di anestesia e rianimazione non ha fatto mancare il proprio contributo per il raggiungimento dell’obiettivo.
Noi anestesisti crediamo fermamente nella necessità che il PO di Melfi rimanga attivo e di ottimo livello ed è in quest’ottica che abbiamo lavorato negli ultimi anni, incrementando la gamma delle prestazioni offerte al pubblico come la partoanalgesia e la terapia del dolore (per citare quelle più conosciute).
Obiettivi che si sono potuti raggiungere solo grazie all’abnegazione degli anestesisti che, pur in carenza di personale, lo hanno reso possibile.
E’ con questo spirito che aspettiamo l’inaugurazione delle nuove sale operatorie.
Il direttore generale ha affermato dovrebbe avvenire in tempi brevissimi”.
Ecco le dichiarazioni della dott.ssa Romina Anguilano, Medico Anestesista-Rianimatore:
“Eseguire un intervento tanto innovativo nel nostro ospedale è stato motivo di grande orgoglio sia per me che per i miei colleghi.
Noi anestesisti, da sempre in prima linea, lavoriamo ogni giorno per far fronte a molteplici richieste di assistenza.
Speriamo che questo intervento contribuisca ulteriormente a rilanciare il nostro presidio“.
Queste invece le parole del dott. Mauro Rosucci, Medico Anestesista-Rianimatore:
“Come anestesista dell’Ospedale di Melfi, insieme agli altri colleghi dell’unità operativa anestesia e Rianimazione diretta dal dott. Severino, tengo a sottolineare come l’intervento che si è scelto di eseguire nelle nostre sale operatorie, rende merito a tutti i nostri sforzi tesi a garantire nel presidio melfitano la funzionalità delle sale operatorie con le sue varie articolazioni, della rianimazione, della partoanalgesia e della terapia del dolore”.
Complimenti alla professionalità di tutta l’equipe che, nonostante le difficoltà, rende il nosocomio di Melfi una vera eccellenza che accoglie pazienti anche da Puglia, Campania e Calabria.